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Quarta ondata Covid, l’Europa di nuovo epicentro della pandemia. Oms: “Si rischiano altri 500mila morti”

Pubblicato: 05/11/2021 08:56

L’Europa nuovamente epicentro della pandemia da Covid, con un ritmo di contagi sostenuto a fare da cornice allo scenario di una quarta ondata già in atto. L’allerta sulla situazione arriva dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) secondo cui si stimerebbe il rischio di mezzo milione di morti entro il prossimo febbraio.

Quarta ondata Covid, l’Europa di nuovo epicentro della pandemia

L’Organizzazione mondiale della Sanità esprime preoccupazione sulla nuova fase di diffusione della pandemia da Covid in Europa, e teme il rischio che, da qui a febbraio prossimo, si possano registrare altri 500mila decessi per il Coronavirus.

Il Vecchio Continente sarebbe ancora una volta l’epicentro, con una potenziale crisi sanitaria che, secondo il direttore Oms per l’Europa, Hans Kluge, impone la massima attenzione: “L’attuale ritmo dei contagi nei 53 Paesi della regione europea suscita forte preoccupazione“, ha dichiarato Kluge in conferenza stampa, riporta Ansa, sottolineando la sinistra proiezione sui prossimi mesi con l’ipotesi di “un altro mezzo milione di morti da Covid-19” se il trend attuale non dovesse subire un’inversione. Una situazione epidemiologica che non permetterebbe di abbassare la guardia nemmeno nelle aree in cui la campagna vaccinale si è estesa con uno spettro più ampio.

Covid, Ema: “Siamo già nella quarta ondata“, e non esclude una quarta dose

Secondo Marco Cavaleri, responsabile vaccini di Ema, riferiscono Adnkronos e Ansa, Siamo già nella quarta ondata della pandemia. Dopo la forte raccomandazione di una terza dose di vaccino anti-Covid ai pazienti immunodepressi, non sarebbe esclusa “una quarta dose già adesso“.

Sul quadro delineato dagli esperti è intervenuto il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Le parole dell’Oms di oggi non possono essere sottovalutate: il contagio in Europa sta crescendo in modo significativo soprattutto in alcuni Paesi ma l’alta diffusione di vaccino ci sta consentendo di rompere la catena tra il numero dei contagiati e il numero di ospedalizzati e decessi. I numeri dell’Italia sono in questo momento più bassi degli altri Paesi Ue ma più alti per le vaccinazioni. Quindi la strada della vaccinazione è quella giusta: i vaccini sono il vero strumento per gestire questa fase“.