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Ghali contro Matteo Salvini allo stadio di San Siro: il leader della Lega replica agli insulti, la sua verità

Pubblicato: 09/11/2021 12:38

Tiene banco da domenica la vicenda che ha visto coinvolti Ghali e Matteo Salvini allo stadio di San Siro a Milano. Durante il derby il cantante è apparso, in un video, infuriato contro il leader della Lega al quale avrebbe rivolto alcune accuse. Sulla vicenda è intervenuto il politico che, ospite ieri sera di Quarta Repubblica, ha esposto la propria versione dei fatti dopo gli insulti ricevuti dall’artista.
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Ghali contro Matteo Salvini: tensione a San Siro durante il derby

Ghali e Matteo Salvini, due mondi opposti che domenica sera si sono scontrati allo stadio Meazza di Milano. Il cantante e il leader della Lega sono stati protagonisti di uno scontro a poca distanza in tribuna a San Siro, dove stavano assistendo al derby del loro Milan contro l’Inter. In un video, presto circolato sul web, si vede Ghali alzarsi improvvisamente dalla propria postazione e urlare insulti verso Salvini, seduto a poca distanza. Le espressioni pronunciate sono incomprensibili per via del rumore dei tifosi, che non hanno reso perfettamente distinguibili le parole del rapper.

Ai presunti insulti ricevuti, Matteo Salvini ha risposto alzando le braccia come a imitare l’esultanza. Pochi secondi prima, infatti, era arrivato il gol del pareggio del Milan che aveva fatto esplodere la gioia nella tribuna adibita ai tifosi rossoneri. Sulla questione, parecchio chiacchierata nelle ultime ore, è intervenuto lo stesso leader della Lega.

Matteo Salvini insultato da Ghali: la versione dei fatti del politico

Intervistato a Quarta Repubblica nella puntata di ieri sera, Matteo Salvini ha esposto la propria versione dei fatti su quanto accaduto a San Siro. E ha spiegato quali insulti abbia ricevuto da Ghali in quei secondi concitati, citando anche Jake la Furia intervenuto oggi in radio per prendere le difese del rapper: “Io sarò vecchia maniera: io non conoscevo né il signor Ghali né il signor Jake la Furia. Io preferisco De André, De Gregori, Battisti o Vasco. Mi è spiaciuto perché ero in un momento di tranquillità allo stadio con mio figlio. Vedersi un ossesso che, assatanato, mi urla ‘Assassino’ quando il Milan pareggia, che dice che io volevo il male del mondo, che sono un razzista, un fascista…“.

A questi insulti il leader della Lega ha preferito non reagire, rivolgendosi ai diretti interessati: “Io ho invitato questi signori a bersi un caffè. Il Covid dovrebbe insegnarci che il nemico è la malattia, la disoccupazione, la precarietà, non Salvini. Se mi guardano, che si rilassino e si prendano una tisana, e li invito a bere un caffè e parlare di musica“.

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2024 11:26