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La mamma del bimbo ucciso a Vetralla ancora sotto shock: “Ti brucio con la benzina mi diceva”

Pubblicato: 18/11/2021 16:41

Majrola è ancora ricoverata in ospedale, è sotto shock e non si capacita di quanto sia accaduto al suo bambino: il piccolo Matias. Il bimbo è morto a soli 12 anni per mano del padre due giorni fa a Vetralla, ucciso con una coltellata alla gola. La donna è stata trasportata in ospedale in stato di shock, come lei stessa ha raccontato, di quei momenti ricorda solo le sue grida disperate dopo aver visto suo figlio privo di vita nel letto.

All’uomo era stato imposto il divieto di avvicinamento all’ex moglie e al figlio, non sarebbe ancora del tutto chiara la dinamica, le ipotesi che spiegherebbero come l’uomo sia entrato in casa sarebbero due, potrebbe aver ancora avuto le chiavi oppure ad aprirgli sarebbe stato il bambino, ma al momento si tratterebbe solo di ipotesi. L’uomo si troverebbe ancora in ospedale, come la mamma del bambino.

Le parole della mamma di Matias, ucciso dal papà

Non c’è pace per la mamma di Matias, come lei stessa ha raccontato al cappellano dell’ospedale di Belcolle di Viterbo Daylusan Villanueva e riportate da La Stampa e Corriere della Sera: “Mirko ha distrutto la mia vita. Con la morte del mio Matias ho perso tutto e la mia vita ora non vale più niente. Lui era lì sul letto con sangue addosso. Sapevo che voleva uccidermi, ero preparata a questo, non a perdere mio figlio“.

Quando ho visto mio figlio sul letto tutto ricoperto di sangue ho creduto di impazzire. Per quello continuavo a gridare. Gridavo e non riuscivo a smettere. Faccio fatica a credere che Mirko gli abbia fatto tutto quel male. Lui minacciava sempre me di morte. ‘Ti brucio con la benzina’, mi diceva. Ma mai avrei pensato che uccidesse il nostro bambino” avrebbe aggiunto.

Vittima di anni di violenze e soprusi

Secondo quanto riferito da TgCom24, la donna sarebbe stata vittima di anni di violenze da parte del marito. Riportando una nota del Gip, la donna era “In totale stato di sottomissione psicologica” e l’uomo più volte l’avrebbe minacciata dicendo frasi come: “Ti ammazzo, tu sei una p… io te dò foco con la benzina e poi mi ammazzo pure io”.

Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Vetralla che avrebbero accertato gli episodi di violenza anche confrontandoli con alcune testimonianze che sarebbero state raccolte nel mese di agosto. La donna però non avrebbe mai avuto il coraggio di denunciare, la procura avrebbe disposto il divieto di allontanamento su iniziativa autonoma, a seguito delle segnalazioni dei vicini.