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Paola Ferrari vittima di molestie fuori dagli stadi: la confessione dopo l’aggressione a Greta Beccaglia

Pubblicato: 03/12/2021 11:23

Il caso delle molestie avvenute ai danni della giornalista di Toscana Tv Greta Beccaglia ha acceso l’attenzione su una questione a lungo relegata nel silenzio. La cronista è stata vittima di aggressioni verbali e fisiche all’esterno dello stadio Castellani di Empoli e la sua vicenda ha acceso l’attenzione di colleghi e personaggi del mondo dello spettacolo. Fra questi c’è anche Paola Ferrari, che in queste ore ha rotto il silenzio sulla sua esperienza personale.

Paola Ferrari sulle molestie ricevute da Greta Beccaglia

Quando sabato sera Greta Beccaglia è stata vittima delle molestie da parte di alcuni tifosi all’uscita della partita fra Empoli e Fiorentina, le immagini del vergognoso e raccapricciante gesto hanno fatto in breve tempo il giro del web. Paola Ferrari le ha condivise sul suo profilo Instagram con grande indignazione, facendo luce su una realtà a lungo tenuta nascosta. “Scopriamo ora che le inviate fra i tifosi sono a rischio molestie” ha commentato duramente. Accade da sempre– ha continuato-se dicevi qualcosa magari la volta dopo mandavano un uomo”. “Succede da sempre e finalmente qualcuno si indigna ha poi continuato. “Quante volte abbiamo dovuto tacere per non perdere il nostro lavoro! Ipocrisia e misoginia sono presenti anche oggi. Striscianti , vigliacchi e umilianti. Proprio dove non te lo aspetti” ha ribadito mostrando tutta la sua rabbia.

La giornalista milanese ha poi preso parte alla trasmissione Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, parlando della sua esperienza come vittima di molestie. “Voi mi vedete adesso da tanto nei programmi, tipo Domenica Sportiva, ma io i primi 15-20 anni li ho fatti nei campi. Ho lavorato anche con Giorgio Micheletti, che è il protagonista un po’ in negativo della vicenda. Io stavo fuori dagli stadi, poi anche per la Rai l’ho fatto per tanti anni” ha esordito ripensando ai tempi in cui ha lavorato come la Beccaglia.

Paola Ferrari rompe il silenzio e ammette di essere stata vittima di molestie

Paola Ferrari ha continuato il suo discorso facendo luce sull’esperienza vissuta in prima persona, lavorando come inviata per le trasmissioni sportive in diretta all’esterno degli stadi. “Sono molto contenta che ci sia questo clamore– ha ammesso- così qualcuno ci penserà un’altra volta a comportarsi in questo modo vigliacco”. Paola si è però poi detta stupita, “perché queste cose sono sempre successe. “Anche a me?– ha continuato anticipando la domanda dei suoi interlocutori- assolutamente, certo che mi è successo. “Quando stai fuori da una finale di Champions League, ti capitano queste cose” ha ammesso. “Ti dicono di tutto, che ti mettano le mani addosso è molto più grave. Purtroppo nella calca capita, è capitato spesso” ha spiegato denunciando ciò che ha vissuto sulla sua pelle.

“Quando vedono una telecamera questi personaggi da branco si esaltano, sono dei vigliacchi, verso una donna è ancora più facile” ha ancora commentato, parlando dei tifosi. “Io gli avrei dato una bella borsettata, bella forte, sono una fumantina, mi conoscete” ha quindi dichiarato. “Devo dire che oggi è pericoloso farlo, trovi anche i violenti che ti mettono le mani addosso, che poi magari reagiscono. Quando sei da sola, hai anche paura” ha concluso amaramente.

Paola Ferrari e l’appello alle colleghe giornaliste

Ieri, Paola Ferrari ha condiviso sul suo profilo Instagram l’ennesimo post di commento al “caso Beccaglia”. “Se lo avessi detto mi avrebbero massacrato” ha commentato. “L’immagine della donna, il rispetto per il pubblico femminile va perseguito sempre!– ha sottolineato sicura- non solo quando accadono fatti molto gravi. “Molti in questi anni hanno invece continuato a speculare sul corpo delle donne ha osservato ancora lanciando poi un’appello alle altre giornaliste. “Giovani colleghe brave e preparate: non cadete in questa trappola” ha dichiarato con forza.