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Gabriel Robert Marincat condannato. Era accusato di aver violentato e ucciso Sharon Barni di 18 mesi

Pubblicato: 06/12/2021 13:39

Gabriel Robert Marincat è stato condannato per aver ucciso la piccola Sharon Barni, di appena 18 mesi, figlia della sua ex convivente; il 26enne romeno è stato anche condannato a risarcire la famiglia della vittima. I fatti risalgono all’11 gennaio 2021 quando la nonna della piccola Sharon ha trovato la nipotina agonizzante in casa; insieme a lei c’era Marincat, all’epoca compagno della mamma della piccola, che aveva parlato di un incidente con una stufa.

Successivamente l’uomo è stato arrestato, a seguito degli esami autoptici sul corpo della bimba (morta successivamente in ospedale) sono emerse prove di una presunta violenza fisica e sessuale. Lo scorso 11 novembre, durante il processo, Marincat avrebbe confessato nuovamente in aula (la prima volta lo scorso maggio).

Gabriel Robert Marincat condannato per la morte di Sharon Barni

La corte d’Assise di Como ha condannato all’ergastolo (richiesto dalla pm Antonia Pavan) Gabriel Robert Marincat. I giudici hanno condannato il 26enne a risarcire il danno, con una una provvisionale di 200mila euro a favore della madre della bambina e di 50mila a favore del padre.

Come si legge su Il Gazzettino, a margine della fine dell’udienza, l’avvocato della mamma avrebbe dichiarato: “Non è il tempo del perdono. È il tempo di provare a ripartire anche se non sarà facile“.

La difesa, riferisce sempre il quotidiano, ha contestato la decisione della Corte a non procedere alla richiesta di perizia psichiatrica richiesta sull’imputato; per questo sarebbe già annunciato il ricorso in appello.

La confessione di Marincat sulla morte di Sharon

Gabriel Robert Marincat non avrebbe confessato subito la verità sulla morte della piccola Sharon. Era stato il corpo della bimba di 18 mesi a parlare per lei, un quadro di elementi agghiacciante fatto di ferite e lividi. La confessione shock è arrivata a maggio, quando Marincat avrebbe detto agli inquirenti: “Ho abusato di lei, poi l’ho picchiata fino ad ucciderla“ (aveva riferito Ansa).

L’uomo non avrebbe mai, nemmeno in aula quando avrebbe ribadito la sua confessione, svelato il movente del gesto, per questo la difesa aveva richiesto una perizia psichiatrica.