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Professore universitario ucciso a Tarquinia: fermato il presunto assassino di Dario Angeletti

Pubblicato: 09/12/2021 10:48

Svolta nelle indagini sulla morte di Dario Angeletti, il professore universitario ucciso con un colpo di pistola alla testa nel primo pomeriggio di martedì scorso a Tarquinia, provincia di Viterbo. Pochi minuti fa sarebbe scattato il fermo a carico di un uomo, sospettato di essere l’assassino del docente 50enne freddato nella sua auto.

Dario Angeletti professore universitario ucciso a Tarquinia: fermato il presunto assassino

Dopo la notizia della possibile svolta nel caso di Dario Angeletti – alcune fasi del delitto forse impresse in un filmato di videosorveglianza della zona -, arriva quella di un fermo per l’omicidio del professore universitario. 50 anni, il docente sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla testa mentre si trovava alla guida della sua auto, martedì scorso a Tarquinia, e gli inquirenti avrebbero stretto il cerchio intorno a un sospettato. Si tratterebbe di un uomo attualmente piantonato all’ospedale Belcolle di Viterbo, riferisce Ansa, dove sarebbe stato ricoverato in seguito a un malore dopo il provvedimento a suo carico.

Dario Angeletti ucciso nella sua auto: le indagini sull’omicidio del professore

Secondo quanto finora ricostruito, l’omicidio del docente Dario Angeletti sarebbe maturato nella trama dei contatti della vittima, in un contesto estraneo all’ambiente lavorativo. Decisivi per le indagini, riporta Ansa, i video di alcune telecamere avrebbero puntato proprio sull’area parcheggio in cui è stata trovata l’auto con il corpo del professore all’interno.

Cinture di sicurezza allacciate, seduto al posto di guida, Dario Angeletti potrebbe aver avvertito il pericolo e aver tentato una disperata fuga, ma invano. Tra le sequenze di uno dei filmati a disposizione delle autorità inquirenti, ve ne sarebbe una di notevole interesse investigativo. Mostrerebbe un secondo veicolo, poco distante dal punto del piazzale in cui è stata trovata l’auto con a bordo la vittima, e potrebbe trattarsi del mezzo usato dal killer per entrare e uscire dalla scena del crimine. Veicolo che sarebbe compatibile con quello di proprietà dell’attuale indagato.

Dario Angeletti, professore associato in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università degli Studi della Tuscia, era sposato e aveva due figli. Il corpo presenterebbe un foro d’arma da fuoco causato forse da un colpo sparato alla tempia da distanza ravvicinata. Un elemento attualmente al vaglio e su cui interverrà l’esame autoptico.