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Giornata mondiale dei diritti umani e degli animali: in Italia è emergenza randagismo e abbandoni

Pubblicato: 10/12/2021 10:59

Il 10 dicembre si celebra anche la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, in parallelo con quella per i Diritti degli esseri umani. Ecco come nasce questa ricorrenza e quali sono i dati in Italia relativi al benessere degli animali e al rispetto dei loro diritti.

Diritti degli animali, come e perché nasce la giornata dedicata

Nel 1998, 50 anni dopo l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’associazione animalista britannica Uncaged, ora Centre for Animals and Social Justice, aveva deciso di proclamare una Giornata per celebrare anche i diritti degli animali. La Dichiarazione universale dei diritti degli animali esiste ed è stata depositata all’Unesco il 17 ottobre del 1978. Si tratta tuttavia di un documento privo di valore giuridico, che fornisce però delle linee guida etiche e morali sul rispetto degli animali. La Dichiarazione conta 10 articoli che ribadiscono come tutti gli animali abbiano gli stessi diritti e che la loro vita vada rispettata. Inoltre, precisano che nessuno essere vivente dovrebbe essere sottoposto a trattamenti o azioni crudeli. Nella Dichiarazione si sottolinea anche l’importanza dell’educazione al rispetto degli animali tra i cittadini e, soprattutto, nelle scuole.

Diritti degli animali, il problema dell’abbandono e del randagismo in Italia

Tra i problemi più gravi che affliggono anche l’Italia e che mina il benessere degli animali ci sono quelli dell’abbandono e del randagismo, spesso concausa uno dell’altro. Secondo LAV, il picco di animali abbandonati si ha nel periodo estivo e raggiunge vette del 25-30%, spesso in concomitanza con la partenza per le vacanze. In più, si stima che il 30% dei cani sia abbandonato subito dopo l’apertura della stagione venatoria. LAV stima una media di 80.000 gatti e 50.000 cani abbandonati ogni anno. Più dell’80% di loro corre il rischio concreto di morire di incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.

Quali sono i dati sul randagismo Regione per Regione

I dati sul randagismo sono invece comunicati ogni anno dalle Regioni e Province Autonome al Ministero della Salute. In particolare, gli Enti devono indicare il numero di ingressi nei canili, cioè il numero di animali vaganti che sono catturati sul territorio, ma anche il numero dei cani dati in adozione e il numero di gatti sterilizzati nell’anno dal Servizio Sanitario Nazionale. Le Regioni hanno inoltre l’obbligo di sentire le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie, e adottare un programma di prevenzione del randagismo con interventi di informazione, anche nelle scuole, e corsi di formazione per chi opera nei servizi veterinari. Regione per Regione, ecco alcuni dati relativi agli ingressi nei canili sanitari e nei canili rifugio, aggiornati al 7 ottobre 2021: in Abruzzo si parla di 5.271 animali; in Basilicata di 4.298; nella Provincia Autonoma di Bolzano gli ingressi sono stati 322; in Calabria 3.124; in Campania 14.055; l’Emilia-Romagna ha comunicato 7.771 ingressi; il Friuli-Venezia Giulia 2.166; il Lazio 13.325; la Liguria 1.360; in Lombardia sono stati segnalati 12.785 ingressi; nelle Marche 3.392; in Molise 1.200; in Piemonte 11.803; in Puglia 10.542; in Sardegna 5.821; in Sicilia sono stati riportati 4.956 ingressi; in Toscana 7.647; nella Provincia Autonoma di Trento 253; in Umbria 2.253; in Valle d’Aosta 281; in Veneto 6.541. In totale si tratta di 118.857 ingressi nei canili nel 2020.

Le altre giornate dedicate agli animali, domestici e non

Il benessere e la tutela degli animali sono argomenti così importanti da aver dedicato loro altre giornate oltre al 10 dicembre. Il 4 ottobre, nel giorno di San Francesco d’Assisi protettore degli animali, si festeggia il World animal day. Il 24 aprile è invece dedicato agli animali da laboratorio e il 18 agosto si celebra la giornata internazionale degli animali senza una dimora.