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Trasporto di animali vivi in Europa: dopo il report della commissione ANIT, inizia la discussione in Parlamento

Pubblicato: 10/12/2021 08:31

La Commissione d’inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT) ha finalmente votato, dopo diciotto mesi di lavoro, una bozza finale emendata del report e delle nuove raccomandazioni. Nonostante sia stato riconosciuto il ridotto livello di attenzione rispetto al regolamento sui trasporti, soprattutto nei casi di viaggi diretti al di fuori dell’Unione Europea, ancora molte richieste dei cittadini europei non sono state esaudite.

Trasporto di animali vivi in Europa: il voto della commissione ANIT

Come riportato in un comunicato di Animal Equality, sembrano esservi segnali positivi sul fronte dei trasporti degli animali. Nonostante vi sia l’impressione che ci si sta muovendo in una direzione giusta, il testo del report finale non tiene conto della maggior parte dei problemi. Infatti, a dispetto di alcuni elementi positivi, il documento ha come punto di arrivo solo obiettivi minori. Non c’è traccia di un cambiamento del sistema più rapido. La Commissione ANIT ha riconosciuto la scarsa messa in pratica dell’attuale regolamento sui trasporti, specialmente nei casi di trasporto extra-UE. Di contro però ha scelto di intraprendere una linea molto cauta relativamente al trasporto di animali vivi. Quest’ultimo infatti potrebbe ritrovarsi a essere sostituito con quello di carne e carcasse solo “quando possibile”. Il testo inoltre mancherebbe di insistere sull’esigenza di stabilire un tempo massimo di 8 ore per i viaggi, ignorando le richieste dei cittadini europei.

Animali vivi e trasporti: troppi problemi nella gestione

Animal Equality si ritiene soddisfatta per il riconoscimento di una mancanza di norme complete e specifiche da parte della commissione. Queste regole, infatti, devono essere più precise, per garantire agli animali trasportati il maggior benessere possibile. Il testo del report finale, non sembra tenere conto in maniera esplicita della maggior parte dei problemi sul trasporto degli animali. In vista della prossima revisione del regolamento sui trasporti e del voto finale di gennaio 2022, Animal Equality ha invitato gli eurodeputati a essere più ambiziosi nelle richieste. Il tutto per cambiare in maniera drastica l’attuale sistema di trasporto di animali vivi. Quest’ultimo, potrebbe essere sostituito anche con metodologie quali il traporto di embrioni, in luogo dell’esportazione di animali adulti o cuccioli, sofferenti.

La Commissione non ha lanciato alcun appello definitivo nonostante abbia avuto modo di esaminare tutte le denunce degli ultimi anni. La situazione di questi trasporti è stata infatti documentata e denunciata nei primi mesi di quest’anno da Animal Equality, ENPA e Animal Welfare Foundation. Fra i casi più recenti vi è anche quello riguardante alcune navi rimaste incagliate in un “limbo burocratico”. Quest’ultimo ha imposto la loro permanenza per tre mesi nel Mediterraneo, concludendosi con l’uccisione di 2.600 mucche.

Trasporto animali vivi: le aspettative di Animal Equality sul voto parlamentare

Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia, ha dichiarato che l’organizzazione si aspetta di poter giungere, attraverso il voto parlamentare, alla fine di queste situazioni inaccettabili. Per il benessere degli animali “Si tratta di un passaggio fondamentale per arrivare a un punto in cui il benessere degli animali sia davvero tenuto in considerazione in questo ambito così importante”. “Riteniamo che i trasporti a lunga distanza non vadano solo migliorati, ma vietati del tutto. Come Animal Equality e in quanto membri attivi di Eurogroup for Animals continueremo a fare pressioni per raggiungere cambiamenti chiave e migliorare i punti più critici di questo report” ha aggiunto. “Allo stato attuale, questo report non riesce ancora ad affrontare appieno la crudeltà e le tragedie che documentiamo da decenni durante il trasporto di animali vivi” conclude.