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Bollette luce e gas, la proposta di Draghi: far partecipare ai costi le società con più profitti

Pubblicato: 15/12/2021 14:29

Il premier Mario Draghi è tornato ad affrontare l’argomento del caro bollette nel corso delle Comunicazioni alla Camera in vista dell’imminente Consiglio Europeo. Ha confermato le priorità del Governo per limitare l’impatto sulle famiglie e ridurre la volatilità dei prezzi dell’energia.

Caro bollette luce e gas, il Governo intende proteggere le fasce più deboli

Draghi ha parlato in vista del Consiglio Europeo, fissato per il 16 e il 17 dicembre, soffermandosi su numerosi temi tra cui la questione legata all’aumento vertiginoso dei prezzi delle bollette di luce e gas. “Nell’immediato, la nostra priorità è limitare la volatilità dei prezzi dell’energia” ha affermato nel corso della replica alla Camera. Tale volatilità è infatti in grado di tradursi in impatti molto importanti sulle famiglie e sulle imprese italiane. Tra le intenzioni del premier, “vogliamo proteggere le fasce più deboli della popolazione, che risentono maggiormente di questi aumenti”.

Il programma del Governo per contrastare il rialzo dei prezzi in bolletta

Per perseguire questi obiettivi, da giugno il Governo ha messo in campo oltre 4.000.000.000€ con il fine di contrastare il rialzo dei prezzi per le bollette di luce e gas. Il premier si è detto pronto ad “aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi”. In particolare, per il primo trimestre del 2022 l’esecutivo si attiverà per annullare “gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; riduciamo al 5 per cento l’aliquota Iva e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas; e per i cittadini più poveri e in gravi condizioni di salute, c’è quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni”.

Caro bollette e crisi energetica, per il premier serve una “riflessione strutturale

Alla Camera, il premier Draghi ha definito “imponenti” questi stanziamenti, sottolineando però come “non possono andare avanti all’infinito, quindi serve una soluzione strutturale e occorre fare una riflessione sul meccanismo di prezzo dell’energia”. Nel suo discorso, una riflessione strutturale sulla crisi energetica non può escludere i “profitti che le società hanno avuto, difficile non chiamare alla compartecipazione dei costi comuni chi ha maturato questi profitti”. In Europa questa riflessione sarebbe già iniziata e parte attiva sarebbe il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2021 09:10