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Ruby bis, Emilio Fede in lacrime annuncia la svolta: telefonata in diretta a Non è l’Arena

Pubblicato: 16/12/2021 10:53

Emilio Fede in lacrime annuncia la svolta della sua vita, a 90 anni, con una telefonata in diretta a Non è l’Arena sul caso Ruby bis. L’emozione dell’ex direttore del Tg4 raccolta dai microfoni di Massimo Giletti durante una parentesi dedicata alla vicenda che lo ha visto finire a processo e poi condannato a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione.

Ruby bis, Emilio Fede in lacrime annuncia la svolta in diretta a Non è l’Arena

Sono libero! È tornata la vita“. Così Emilio Fede, durante una telefonata a Massimo Giletti nella puntata di Non è l’Arena andata in onda ieri, ha commentato la svolta che si affaccia sulla sua vita di 90enne, alle spalle una condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del processo Ruby bis.

La sentenza a suo carico era arrivata nell’aprile 2019 e ora ha finito di scontare la pena che era stata confermata in Cassazione. L’annuncio dell’ex direttore del Tg4 è arrivato poche ore dopo la decisione dei giudici che lo vede riprendere in mano la sua esistenza sebbene con un grande vuoto nel cuore per la morte della moglie, Diana De Feo, scomparsa lo scorso giugno. Nel settembre 2020, il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva concesso a Fede l’affidamento in prova ai servizi sociali dopo la detenzione domiciliare di oltre un anno.

Emilio Fede: le parole da uomo libero dopo aver scontato la pena

Nel corso della sua telefonata al programma di La7 condotto da Massimo Giletti, Emilio Fede non ha nascosto la sua gioia per essere tornato in libertà: “Pochissime ore fa è tornata la vita – ha dichiarato l’ex direttore del Tg di Rete 4 – anche se in un momento difficile perché ho perso mia moglie, che era tutto. Finalmente posso guardarmi attorno e tornare ad essere quel ragazzo di battaglia che iniziava fuori dalla Sicilia le sue cronache per scoprire chissà quali malefatte. Ho rivisto la mia vita tra le lacrime, fra l’amore, fra gli amici, fra i colleghi. Cara Diana, ti dedico questo, che serva anche per aiutare la ricerca della verità. Grazie a tutti, mi trema la voce“.

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