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Andare in pensione in anticipo nel 2022: cosa si può fare e quali sono le soluzioni disponibili

Pubblicato: 31/12/2021 12:04

L’avvento nel 2022 vedrà il pensionamento di Quota 100 e l’introduzione di Quota 102. Ecco come cambieranno i metodi di accesso alla pensione, anche quelli anticipati come Ape Sociale e Opzione Donna, nel corso del nuovo anno.

Pensionamento in anticipo con Quota 102: che cos’è il nuovo strumento per il 2022

Nel 2022 l’età anagrafica per ottenere il pensionamento resterà pari a 67 anni. Sarà però possibile ottenere la possibilità di un pensionamento anticipato con 3 soluzioni, se si è in possesso dei requisiti adatti. La prima è la cosiddetta Quota 102, lo strumento che sostituirà Quota 100 per tutto il 2022. Mentre con Quota 100 era possibile accedere al pensionamento in anticipo con 62 anni di età e 38 di contributi, Quota 102 richiederà invece 64 anni di età a fronte di 38 di contributi. La soglia contributiva resta quindi invariata. La platea di questa nuova opzione dovrebbe comprendere circa 60.000 lavoratori nei prossimi 4 anni: chi matura il diritto al pensionamento anticipato con Quota 102 nel nuovo anno, infatti, dovrebbe poterlo riscuotere anche negli anni successivi. Il costo di questa misura si aggirerebbe attorno a 1.600.000.000€.

Andare in pensione in anticipo con Opzione Donna: come funziona e quali sono i requisiti

Il 2022 vedrà la proroga, senza variazioni, di Opzione Donna. Si tratta di uno strumento che permette il pensionamento anticipato alle lavoratrici che abbiano almeno 58 anni di età (se dipendenti) o 59 (se autonome) e 35 anni di contributi. Chi sceglie questo strumento avrà diritto a un assegno di tipo interamente contributivo, cioè riceverà una pensione calcolata in base ai contributi versati nella vita lavorativa, e non in riferimento al reddito degli ultimi anni di lavoro. Tra il 2019 e il 2020 Opzione Donna è stata scelta da 33.000 lavoratrici.

Che cos’è l’Ape sociale e chi può accedere al pensionamento con questa opzione

La terza possibilità di accesso al pensionamento anticipato è costituita dall’Ape Sociale, anch’essa prorogata per il nuovo anno in arrivo. Si tratta di uno strumento accessibile solo ad alcune categorie di lavoratori dipendenti che abbiano raggiunto 63 anni di età e 36 di contributi (o 30 nel caso di persone disoccupate o invalide). Per avere diritto all’Ape Sociale occorre:

  • Essere in stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa o per scadenza del rapporto di lavoro a tempo determinato;
  • Avere subìto una riduzione della capacità lavorativa e il riconoscimento dell’invalidità civile superiore o uguale al 74%;
  • Assistere da almeno 6 mesi il coniuge oppure un parente di primo grado, convivente, affetti da handicap grave.

I lavoratori che possono beneficiarne appartengono ad alcune categorie professionali specifiche, recentemente ampliate per includere un maggior numero di beneficiari.

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