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In carcere per 37 anni con l’accusa di omicidio era innocente, ora è libero. Il testimone aveva mentito

Pubblicato: 07/01/2022 14:40

Sta per concludersi l’incubo di Willie Stokes, uomo originario di Philadelphia che nel lontano 1984 fu accusato di omicidio di una donna. Di recente è infatti emerso, grazie ad un tribunale federale, che l’accusa era del tutto priva di fondamento e che il testimone chiave del processo ha dichiarato il falso.

Secondo i legali che lo difendono infatti, la polizia locale avrebbe corrotto il teste offrendo droga e favori sessuali in cambio di una dichiarazione che potesse incastrare Stokes. Franklin Lee, questo il nome dell’uomo che testimoniò contro l’imputato, nel novembre dello stesso anno ha ammesso di aver detto il falso e per questo infatti è stato condannato per spergiuro. Nonostante tutto però la sentenza è stata tenuta nascosta tanto a Willie quanto ai suoi legali, nel tentativo di insabbiare anche l’avvenuta corruzione del testimone chiave.

Il caso Willie Stokes: le parole del suo legale

Il rilascio di Stokes è arrivato proprio in queste ore in seguito alla decisione della Corte Distrettuale per il Distretto Orientale della Pennsylvania di annullare la sua condanna per omicidio. Si è infatti ritenuto necessario che l’uomo fosse processato di nuovo entro 120 giorni oppure rilasciato.

A rompere il silenzio in merito è stato il suo legale, Michael Diamondstein, il quale ha spiegato che l’assistito dovrà ricomparire in tribunale il 27 gennaio, momento in cui il procuratore distrettuale informerà la corte della sua decisione finale che riguarda l’archiviazione del caso.

Lo stesso procuratore di Philadelphia infatti, Larry Krasner, ha riconosciuto che la sentenza riguardante Willie Stokes fa parte di una lunga serie di pratiche scorrette da parte della polizia che si protraggono purtroppo ancora oggi.

Come anticipato infatti nel 1984 il testimone chiave Franklin Lee aveva testimoniato contro Stokes accusandolo di omicidio. Il processo si era tenuto a maggio, secondo la ricostruzione del Washington Post, e pochi mesi più tardi il teste ha affermato di aver dichiarato il falso, motivo per cui è stato successivamente condannato. Essendo stato corrotto dalla polizia, però, la verità non è emersa subito e Willie ha dovuto comunque scontare quasi 40 anni in carcere.


Errori giudiziari: sono numerosi i precedenti nella storia americana

Come dichiarato anche dal procuratore Larry Krasner, il caso di Willie Stokes non rappresenta una novità. Soltanto qualche settimana fa Kevin Strickland è stato rilasciato dopo ben 42 anni di prigione dopo che alcune prove emerse hanno dimostrato la sua innocenza.

Lo stesso è accaduto anche nel 2018 a Richard Phillips, che nel 1972 fu arrestato per l’omicidio di un uomo avvenuto 12 mesi prima. Anche in questo caso l’uomo, accusato ingiustamente, ha dovuto scontare ben 4 anni di carcere prima che fosse riconosciuta la sua innocenza. Come nel caso su analizzato infatti, anche quest’ultimo era stato incastrato dalla testimonianza di un uomo che, in seguito, si è dimostrata del tutto falsa ed estorta in cambio dell’immunità per un altro reato.

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2022 14:44