Vai al contenuto

Saman, colpo di scena dallo zio arrestato in Francia: le dichiarazioni dell’uomo sospettato di averla uccisa

Pubblicato: 07/01/2022 08:47

Nuova scossa nel caso di Saman Abbas, la 18enne scomparsa a Novellara (Reggio Emilia) nel maggio 2021 e non ancora ritrovata. Secondo gli inquirenti, che ipotizzano un omicidio, la ragazza sarebbe stata uccisa nel contesto familiare per essersi opposta a un matrimonio combinato. Uno dei 5 parenti indagati nello spettro dell’inchiesta, lo zio Danish Hasnain – arrestato in Francia e ritenuto esecutore materiale del delitto (secondo l’accusa, pianificato in concorso con i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, ancora latitanti come uno dei cugini finiti nel fuoco investigativo, Nomanhulaq Nomanhulaq, e l’altro arrestato, Ikram Ijaz) – avrebbe parlato poche ore fa cogliendo di sorpresa i giudici della Corte d’appello di Parigi in udienza sulla sua estradizione.

Saman, le dichiarazioni dello zio arrestato in Francia e sospettato di averla uccisa

Danish Hasnain, zio di Saman Abbas indicato dal fratello minore della 18enne quale autore dell’omicidio ipotizzato dalla Procura di Reggio Emilia, avrebbe deciso di rinunciare all’opposizione all’estradizione dalla Francia in Italia. Una mossa inaspettata, come riporta l’Ansa, che lo stesso indagato avrebbe comunicato ai giudici della Corte d’Appello della capitale francese dopo che per 3 mesi vi si sarebbe opposto.

Queste, riferisce Chi l’ha visto?, le parole che avrebbe pronunciato in aula: “Non serve a niente che io resti qui, non ho neppure soldi per telefonare a mia moglie. Preferisco tornare in Italia e spiegarmi, se fossi stato colpevole di quello per cui sono accusato, sarei fuggito in Pakistan“. I giudici dovrebbero comunicare la procedura tra pochi giorni.

Saman Abbas: ancora latitanti genitori e un cugino, analisi sul reperto osseo trovato al Lido Po

Sono 5 gli indagati, a vario titolo, con l’ipotesi di concorso in omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere: oltre allo zio Hasnain e al cugino Ikram Ijaz (entrambi arrestati, il secondo attualmente detenuto in Italia), sono sospettati i genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, ancora latitanti come un altro cugino di Saman, Nomanhulaq Nomanhulaq.

L’ultima novità innestatasi nel giallo risale a pochi giorni fa quando, dopo settimane di riserbo investigativo, è emersa la notizia del ritrovamento di un frammento osseo al Lido Po di Boretto, compatibile con un cranio umano e ritenuto potenzialmente legato al caso. Saranno gli intervenuti accertamenti dei Ris di Parma, su incarico del sostituto procuratore Laura Galli, titolare dell’inchiesta sul caso Abbas, a stabilire se il reperto appartenga alla 18enne scomparsa. Gli specialisti del Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma sarebbero al lavoro anche su un altro fronte: l’analisi su alcuni indumenti di Danish Hasnain.