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Enzo Tortora chi era: il volto di Portobello, tra grandi successi e il dramma giudiziario che lo travolse ingiustamente

Pubblicato: 10/01/2022 15:10

Enzo Tortora è stato uno dei conduttori più noti della televisione italiana, ed è divenuto tristemente famoso soprattutto per le vicissitudini giudiziarie che lo hanno visto coinvolto negli ultimi anni della sua vita e che hanno profondamente segnato lui e la sua famiglia.

Enzo Tortora è stato uno dei volti che ha simboleggiato, e tuttora simboleggia, gli esordi della televisione italiana. Tortora cominciò la sua carriera nel mondo dello spettacolo, in verità, in un’orchestra e poi nei teatri, con Paolo Villaggio, quando era appena 20enne. Il debutto in Rai avvenne a livello radiofonico al fianco di Piero Angela e Luigi Marsico. La prima apparizione video, invece, avviene in veste di conduttore con Primo applauso, a cui seguono successi come Campanile Sera, Telematch e Canzonissima.

Enzo Tortora, gli esordi: la radio e l’esperienza in Rai

A cavallo tra gli anni ’60 e ’70 il suo rapporto con la televisione ebbe alti e bassi: Tortora fece alcune dichiarazioni che non piacquero ai vertici Rai (a Oggi disse che la Rai era “un jet colossale pilotato da un gruppo di boy scout che si divertono a giocare ai domani”) e fu licenziato. Tornò in televisione e cominciò a condurre il programma che lo rese definitivamente famoso, ovvero Portobello. La trasmissione fu origine di enorme successo per Tortora, ma fu abbandonata -temporaneamente- dal conduttore per il terribile caso giudiziario che lo travolse.

Enzo Tortora, le accuse e l’arresto: le parole dei camorristi

Nel 1983 delle gravissime accuse raggiunsero Enzo Tortora, che fu accusato di associazione di stampo camorristico e traffico di stupefacenti. Contro di lui c’erano le parole di alcuni pentiti di camorra, che però vennero travisate e mal confermate. In particolare venne erroneamente trovato il nome di Enzo Tortora in un’agenda trovata in casa del camorrista Giuseppe Puca, laddove però analisi più attente mostrarono che c’era il nome di Tortona, e non Tortora, e che il numero di telefono presente non corrispondeva affatto a quello del conduttore. 

L’unico, casuale contatto che Tortora ebbe con un camorrista fu con Giovanni Pandico, che aveva inviato dei centrini al programma Portobello. A quanto pare i centrini erano andati smarriti e Tortora scrisse una lettera di scuse che, però, non parvero bastare al camorrista. Panico, infatti, cominciò a mandare a Tortora lettere a carattere minatorio.

Enzo Tortora, il processo: le ripercussioni personali

La ripercussione mediatica fu immensa: la vita di Tortora, il suo passato ed il suo privato divennero carne da macello. I giornali e la televisione non si fecero problemi a mandare continuamente le immagini di Tortora ammanettato in onda.

La stampa ed i grandi nomi del giornalismo si divisero tra chi lo difendeva e chi lo attaccava: al suo fianco si schierarono nomi illustri come Enzo Biagi e Giorgio Bocca, e contro di lui nomi altrettanto noti come quello di Camilla Cederna.

Tortora passò 271 giorni in carcere, per poi venire messo agli arresti domiciliari. Nel 1985 ci fu il primo grado di un processo non privo di tensioni che culminò con la condanna di Tortora a 10 anni di carcere ed il mantenimento degli arresti domiciliari.

Tutto cambiò con le assoluzioni sia in sede di appello che in Cassazione, che permisero a Tortora di tornare alla sua vita ed alla televisione. Nel 1987 Tortora tornò a Portobello con un iniziale discorso che passerà alla storia, che cominciò con “dove eravamo rimasti?”.

Enzo Tortora, vita privata: le moglie e le figlie

Nei momenti di grande successo e nelle avversità Enzo Tortora ha sempre avuto la famiglia al suo fianco. Tortora si è sposato due volte: prima con Pasqualina Reillo, con cui ebbe la figlia Monica, e poi con Miranda Fantacci, da cui ebbe le figlie Silvia, morta nel gennaio 2022, e Gaia. Negli ultimi anni della sua vita, al suo fianco, c’è stata Francesca Scopelliti.

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2022 16:46