Vai al contenuto

Giulio Regeni, il Gup chiede l’intervento del governo italiano per trovare i 4 imputati egiziani

Pubblicato: 12/01/2022 10:22

A pochi giorni da una nuova udienza preliminare è arrivata la richiesta del gup Roberto Ranazzi, che ha richiesto un atto diretto del governo al fine che vengano trovati e portati effettivamente a processo i 4 007 accusati dell’omicidio di Regeni e imputati nel processo in corso.  Ora sta all’esecutivo rispondere prendendo posizione sulla questione, decidendo dunque se intervenire o meno.

Giulio Regeni, parla il legale: “Il governo scelga da che parte stare”

Qualche giorno fa, nel corso dell’udienza preliminare, era stata l’avvocatessa di famiglia Alessandra Ballerini a puntare su una nuova richiesta d’intervento da parte del governo italiano: “Noi e con noi il ‘popolo giallo’ e la scorta mediatica in sei anni non abbiamo mai avuto tentennamenti. Adesso chiediamo al governo di fare la sua parte e di rispondere alle istanze del giudice e alle nostre pretese di giustizia. (…) Il nostro Paese, il nostro governo, scelga da che parte stare, se dalla parte di chi tortura e uccide e invoca impunità, o di chi chiede il rispetto di diritti inviolabili”.

Giulio Regeni, il processo: rinvio a giudizio di 4 persone introvabili

Paola Deffendi e Claudio Regeni lottano per avere giustizia per il loro figlio dal 3 febbraio 2016, giorno in cui il corpo di Giulio fu ritrovato sul bordo di una strada de Il Cairo con evidenti segni di tortura su tutto il corpo.  Ci sono voluti però molti anni -intrisi di depistaggi e difficoltà a interagire con i vertici egiziani per avere risposte e chiarimenti- per arrivare a un processo. Solo nel dicembre 2020 la procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari, trovando in 4 007 egiziani i presunti colpevoli dell’omicidio del ragazzo. I 4 egiziani, di cui si sono subitaneamente perse le tracce -la magistratura egiziana non ha fornito i loro recapiti né ha permesso alla magistratura italiana di partecipare agli interrogatori, avvenuti a Il Cairo. 

Famiglia Regeni, la lotta che non finisce

A Repubblica, di recente, Alessandra Ballerini ha ribadito l’importanza della lotta giornaliera della famiglia Regeni: “Sentiamo ogni giorno, sempre di più, la solidarietà, la forza dei cittadini, di quelli che noi chiamiamo il popolo giallo. Ma abbiamo bisogno di sentire la voce e vedere le azioni delle nostre istituzioni: è possibile che il nostro governo, la nostra intelligence, un Paese importante come l’Italia, non riesca ad avere quattro indirizzi dall’Egitto? Non possiamo crederci”.