Vai al contenuto

Stop alla plastica monouso in tutta Italia: quali prodotti non si potranno vendere per tutelare l’ambiente

Pubblicato: 13/01/2022 13:40

Da venerdì 14 gennaio in Italia sarà vietata la plastica monouso. Si tratta di un importante passo in direzione della tutela dell’ambiente e, in particolare, dei nostri mari. Ecco cosa cambierà a partire da domani e quali sono le alternative “green” alla plastica monouso che entreranno a far parte della nostra quotidianità.

Stop a plastica monouso: cosa non si potrà più vendere e perché

Stop a oggetti composti da plastica monouso, non biodegradabili né compostabili. Domani, venerdì 14 gennaio, è il giorno in cui sarà attivato il Decreto Legislativo 196/2021 che recepirà la direttiva europea sulla Single Use Plastic, appunto la plastica monouso. Sarà quindi vietata la vendita di prodotti oxo-degradabili, cioè composti da materie plastiche i cui additivi si ossidano e portano la plastica a sbriciolarsi in microframmenti altamente inquinanti. Tra i prodotti che non saranno più in vendita figurano:

  • Stoviglie monouso (piatti, bicchieri, posate, ma anche cannucce e agitatori per bevande);
  • Alcune tipologie di contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso, compresi i relativi tappi e coperchi;
  • Cotton fioc e borse di plastica;
  • Palloncini e relative aste di sostegno;
  • Contenitori di fast food o ristoranti per il cibo d’asporto;
  • Attrezzi da pesca contenenti plastica, i cui ami, fili e altri componenti possono essere dispersi nelle acque a danno della fauna ittica.

Quali materiali sostituiranno la plastica monouso e le sanzioni previste per i trasgressori

Il divieto di vendita non si tradurrà nell’immediata scomparsa di questi prodotti dagli scaffali. Sia i rivenditori sia i produttori potranno infatti continuare a vendere le proprie scorte, fino a esaurirle. Dopodiché, in vendita si potranno invece trovare prodotti in plastica 100% biodegradabile, oppure composti da materia prima rinnovabile in percentuale uguale o superiore al 40%, oltre alle numerose alternative green. Tale percentuale sarà incrementata al 60% a partire dal 1° gennaio 2024. I trasgressori potranno incorrere in una multa compresa tra 2.500€ e 25.000€. La sanzione potrà raggiungere i 50.000€ nel caso in cui l’immissione di prodotti di plastica monouso sul mercato abbia un valore superiore al 10% del fatturato dell’azienda. Sono invece previste agevolazioni per le aziende che impiegheranno oggetti riutilizzabili, compostabili o biodegradabili, con un credito d’imposta nel limite massimo complessivo di 3.000.000€ ogni anno, a partire dal 2022 fino al 2024.

Quanta plastica si produce in Europa e quali sono gli obiettivi per il futuro

Ogni anno in Europa si producono 58.000.000 tonnellate di plastica, il 40% delle quali è destinato agli imballaggi, il 22% a beni di consumo e articoli casalinghi, il 20% al settore dell’edilizia e costruzioni, il 9% ad automobili e autocarri, il 6% ad apparecchiature elettriche o elettroniche e il 3% all’agricoltura. Di questa enorme produzione, appena il 30% dei rifiuti plastici entra nel processo di riciclo. Ciò che resta fuori dal processo si accumula in natura e negli oceani, spezzettandosi in minuscoli frammenti che vengono ingeriti da altri organismi ed entrano quindi nella catena alimentare. L’obiettivo è produrre risultati concreti nella lotta all’inquinamento da plastica entro il 2026.