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Mieloma Multiplo, arriva l’Isatuximab, il farmaco che può cambiare la vita dei pazienti

Pubblicato: 14/01/2022 12:40

Il mieloma multiplo, uno dei tumori di tipo ematologico più difficili da debellare sul lungo periodo, ma da qualche mese a questa parte è stata messa a punto una terapia che potrebbe cambiare le carte in tavola per i pazienti che, sottoposti ad altri terapie, hanno visto la malattia progredire. La malattia è stata spesso nominata in quest’ultimo periodo perché si tratta della malattia di cui aveva sofferto il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, morto lo scorso 11 gennaio.

La novità è arrivata ed è stata annunciata nel corso dell’evento “L’arcipelago del mieloma multiplo. Tra ricerca e nuovi orizzonti di cura nell’oncoematologia” dello scorso ottobre. 

Mieloma multiplo, l’Isatuximab usato con altri due farmaci

Il nuovo farmaco per la cura del mieloma multiplo è l’ISATUXIMAB, una terapia che viene somministrata per via endovenosa e che è un anticorpo monoclonale. In quanto tale va a legarsi al reattore CD38, una proteina che si trova sulle cellule del mieloma. Il farmaco non viene somministrato da solo, ma in combinazione con desametasone e pomalidomide. La terapia può essere proposta solo a pazienti adulti e solo nel caso in cui abbiano già provato due trattamenti ed abbaino comunque visto una progressione della malattia nel corso dell’ultima cura effettuata. Isatuximab si è infatti rivelato particolarmente efficace nei casi di recidive o di malattia refrattaria, ovvero poco permeabile ai farmaci.

La vera rivoluzione starebbe proprio in questa terapia a 3, che sostituirebbe la terapia pom-dex (ovvero con Pomalidomide e Desametasone).

Mieloma multiplo, i risultati della fase 3 sono positivi

Lo scorso dicembre uno studio di fase 3 condotto dal German-Speaking Myeloma Multicenter Group ha mostrato che dopo la terapia di induzione e prima del trapianto si è registrato un tasso di negatività della malattia minima residua. Ci sono stati migliori risultati per i pazienti e si ha avuto una diminuzione della recidiva.

Lo scorso mese Aurelio Giglio, consigliere AIL, aveva detto, come riporta Osservatorio Malattie Rare: “È di fondamentale importanza che i pazienti con MM abbiano accesso ai migliori trattamenti disponibili secondo un percorso di cura e protocolli basati su solide evidenze cliniche che possano assicurare il più lungo periodo di sopravvivenza possibile e una qualità di vita dignitosa”. A rendere le ricerche spesso difficoltose per il mieloma multiplo è la natura stessa della malattia: “Nonostante i tanto attesi progressi questa malattia ha un forte impatto su una popolazione spesso anziana e che presenta quindi altre morbilità. AIL è da sempre al fianco dei clinici e dei ricercatori per garantire le migliori cure e sostenere gli investimenti in ricerca, e accanto ai pazienti e ai loro familiari per amplificare la loro voce di fronte alle istituzioni e agli altri stakeholder ed offrire servizi di assistenza logistica, psicologica e domiciliare, senza mai dimenticare che il paziente è prima di tutto una persona”.