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Il cantante Nek si sfoga sulle critiche al brano di Sanremo: “Strumentalizzazione a scopo politico”

Pubblicato: 16/01/2022 18:33

Il cantante Nek, si racconta e sfoga tutto il suo risentimento riguardo alcune critiche ricevute successivamente alla pubblicazione di una sua nota canzone, dai toni socialmente forti. La vita durante la pandemia, il libro e l’incidente: di questo si parla nell’intervista, che ripercorre anche momenti passati dell’artista, tra alti e bassi. Una vita e una carriera costellate di successi e importanti conquiste, sempre sostenute dalla moltitudine di fan, che seguono Filippo Neviani fin dagli esordi.

I momenti della pandemia e l’incidente: Nek si racconta

Durante il periodo della pandemia, che ha relegato in casa tutta la popolazione, il cantante ha più volte espresso il suo malessere causato dal sentirsi “in gabbia“, come affermato nell’intervista a Il Corriere della Sera. La reclusione dovuta allo scoppio del Covid-19 non è stato l’unico momento difficile per Nek, che ha dovuto subire un delicato intervento durato 11 ore, successivo ad un incidente domestico con una sega circolare: “Mio padre avrebbe detto: ‘Sei stato uno sprovveduto’“, ricorda il cantante con malinconia.

Come la scrittura ha aiutato Nek

Filippo Neviani parla della stesura del libro A mani nude, uscito il 14 dicembre, come di una terapia: “È stato un lavoro terapeutico. Una serie di sedute di autoanalisi“. Il cantante sottolinea come la scrittura sia stata per lui una valvola di sfogo, durante i bui e drammatici mesi della pandemia.

Il lockdown è stata una delle prove più complesse da superare per il cantante, che da iperattivo, si sentiva appesantito dalla situazione e non ha mancato di affermare che “siamo stati tutti messi a dura prova. Un iperattivo come me in gabbia impazzisce.

Nek sulle critiche al brano di Sanremo

Nel 1993 il cantante entrò in gara al Festival di Sanremo con la canzone In te, che trattava una tematica assai delicata e attuale: l’aborto. Le critiche non si sono fatte attendere e, secondo Nek, questo tipo di attacco mediatico è conseguenza di un cattivo utilizzo della musica come strumento di trasmissione di idee, pensieri e sensazioni, che va oltre le semplici parole. “Il brano è stato strumentalizzato a scopo politico“, dichiara, “Non si trattava più del cantante arrivato per la prima volta a Sanremo ma uno slogan politico da fronteggiare“.

Segno di intolleranza“: così il cantante definisce l’ondata di giudizi negativi rivolti al brano, che non pare essersi placata neanche negli anni successivi a questa infelice situazione. Al giorno d’oggi, come afferma lo stesso Nek: “Sono tutti attenti a chi fa un errore. C’è più interesse alle vicende negative che a quelle positive“.

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2022 18:34