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Bianca Berlinguer e Luigi Manconi, nozze in pausa: “Aspettiamo una tregua dal Covid”. Il ricordo del padre

Pubblicato: 18/01/2022 12:46

Bianca Berlinguer e il compagno di sempre Luigi Manconi hanno deciso di sposarsi. La notizia è trapelata grazie alle pubblicazioni di nozze, affisse all’albo pretorio del Comune di Roma e scovate dalla rivista DiPiù.

In una recente intervista, concessa al Corriere della Sera, però, la giornalista e conduttrice di Carta Bianca è tornata sull’argomento, dichiarando che per adesso le nozze non sono imminenti.

Bianca Berlinguer e Luigi Manconi si sposeranno appena la pandemia da Covid-19 rallenterà un po’ la sua corsa.

Bianca Berlinguer e Luigi Manconi: a quando le nozze?

Bianca Berlinguer e Luigi Manconi sono una coppia da ben 25 anni. I due hanno anche avuto una figlia, Giulia, oggi ventitreenne. Dopo questi lunghi anni d’amore, la giornalista e lo scrittore hanno deciso di convolare a nozze. La cerimonia, però, non avverrà a breve: “Aspettiamo una tregua dal Covid“.

Bianca Berlinguer ha raccontato come è nata l’idea del matrimonio, dopo tutti quest’anni: “All’improvviso, forse per festeggiare virtualmente le nozze d’argento, ma non mi chieda altro. Se un settimanale non avesse notato le pubblicazioni, non l’avremmo mai raccontato“.

La giornalista ha parlato anche della malattia del suo futuro marito, che ha perso la vista nel 2007: “Coinvolge tutta la famiglia, ma Luigi è stato bravo e coraggioso: è riuscito a continuare la vita di prima, scrive libri, editoriali, organizza convegni, presiede la sua Onlus sui diritti“.

Bianca Berlinguer parla del padre Enrico

Bianca Berlinguer ha svelato qualche dettaglio sul suo matrimonio, ma la giornalista si è aperta a raccontare anche il famoso padre Enrico e il suo carattere: “L’uomo privato era molto diverso da come veniva descritto… Era estroso, giocoso. A noi figli, da bambini, faceva fare cose divertenti, imprevedibili. Gli piaceva moltissimo il luna park“.

Bianca Berlinguer ha approfondito anche il periodo del terrorismo: “I miei hanno sempre cercato di farci fare una vita simile a quella dei coetanei. Poi, quando Aldo Moro fu rapito e ci fu la polemica sull’opportunità di trattare coi terroristi per la sua liberazione, papà ci chiamò e disse: se dovessi venire sequestrato, io non voglio trattative… Ti auguri che non succeda mai e ti dici che è la sua volontà e va rispettata… Stavamo attenti a tutto, ma non ci è mai mancato niente“.

La giornalista ha raccontato il momento doloro della morte del padre Enrico Berlinguer: “Quando hai un padre tanto conosciuto che si sente male durante un comizio ed entra in coma, sei costretta a rinunciare a una parte dell’intimità che ogni lutto esige… Per quanto bellissima, la grande emozione popolare che ha accompagnato la sua morte ha fatto diventare pubblico e istituzionale quel dolore, rendendo ancora più faticoso elaborarlo“.