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Roberta Metsola prende il posto di David Sassoli: è lei la nuova presidentessa del Parlamento europeo

Pubblicato: 18/01/2022 11:43

Questa mattina il Parlamento Europeo si è riunito per votare la persona chi prenderà il posto di David Sassoli, presidente del Parlamento morto l’11 gennaio 2022, appena qualche giorno fa. Il mandato di Sassoli sarebbe dovuto durare 2 anni e mezzo, ed era quindi arrivato alla fine del suo mandato. Il nome che circolava per prendere il suo posto era quello di Roberta Metsola, parlamentare europea maltese di 42 anni, e il voto di oggi le ha dato ragione.

Roberta Metsola eletta presidente del Parlamento europeo: i voti

Roberta Metsola è stata eletta presidente del Parlamento europeo al primo turno. Per l’eurodeputata e membro del Ppe i voti favorevoli sono stati 458 su 690 votanti, le schede bianche e nulle 74, mentre i voti espressi sono stati 617. Roberta Metsola compie proprio oggi, nel giorno della sua elezione, 43 anni ed è la più giovane presidente Ue, riferisce Ansa. La svedese Alice Kuhnke, candidata dei Verdi, ha incassato 101 voti, mentre la spagnola Sira Rego, 57 voti.

Le parole di Roberta Metsola per David Sassoli

Dopo l’elezione, Roberta Metsola ha dedicato delle parole a David Sassoli, morto appena una settimana fa. “Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale“, ha detto di fronte all’Assemblea del Parlamento europeo riferendosi a David Sassoli. “La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo, queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo“, ha aggiunto.

David voleva mettere tutti intorno allo stesso tavolo, un impegno che io voglio continuare a perseguire“, aveva detto poco prima la Roberta Metsola, quando aveva effettuato il suo discorso come candidata alla presidenza del Parlamento europeo. E ancora: “Voglio rafforzare la cultura del dibattito” e “la politica non può essere battaglia tra vincitori e vinti, ma deve essere al servizio dei cittadini“.

Poi un pensiero anche alla periodo che vive l’Europa con la pandemia: “Dobbiamo controbattere la narrativa enti-europeista che si diffonde così rapidamente. La disinformazione che si è diffusa durante la pandemia ha alimentato il nazionalismo, l’autoritarismo, il protezionismo“.