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Silvio Berlusconi e la carriera imprenditoriale: da agente immobiliare a colosso dell’industria

Pubblicato: 21/01/2022 19:05

Silvio Berlusconi ha ricoperto diverse cariche ai massimi livelli delle istituzioni. Il fondatore di Forza Italia è entrato in politica da imprenditore dal travolgente successo. L’ex Cavaliere del Lavoro inizia come cantante su una nave da crociera insieme a Fedele Confalonieri, e come venditore porta a porta di scope elettriche: lavori semplici, ma poi Berlusconi decidere che vuole di più. Nel 1961 fonda la Cantieri Riuniti Milanesi Srl con il costruttore Pietro Canali, il punto di partenza per la sua carriera da imprenditore. 

Berlusconi e le imprese nel campo edile

Silvio Berlusconi nasce il 29 settembre del 1936 a Milano, da una famiglia della piccola borghesia, con il padre Luigi funzionario della Banca Rasini e la madre, Rosa Bossi, casalinga. Laureato in Giurisprudenza, inizia la sua carriera da imprenditore nel settore dell’edilizia. Il suo primo acquisto immobiliare è un terreno in Via Alciati a Milano, comprato tramite una fideiussione della banca in cui lavorava il padre, costato 190 milioni di lire – circa 98 mila euro. 

Nel 1963 fonda la Edilnord Sas, in cui è socio d’opera accomandatario e si occupa della gestione amministrativa della società. Un anno dopo inizia l’edificazione di diversi condomini e, nel 1968, nasce la Edilnord Sas 2. Con questa, Berlusconi acquista 712mila metri quadrati di terreni nel comune di Segrate. La società ottiene dal comune l’autorizzazione a costruire per 2,5 milioni di metri cubi, fornendo l’impegno a provvedere alle opere di urbanizzazione. 

Milano 2 e il Cavalierato del lavoro

Nell’area, dopo molti rallentamenti per questioni amministrative, sorge Milano 2, città satellite e quartiere residenziale che giunge a compimento nel 1979. Per facilitare l’acquisto delle abitazioni, Berlusconi e soci, grazie a pressioni, riescono a far deviare i voli diretti o partiti da Linate, vicino all’area, così da ridurre l’inquinamento acustico. Nel 1973 Berlusconi fonda la Italcantieri Srl, trasformata in Società per Azioni nel 1975, finanziata con investimenti svizzeri, e ne diventa presidente.

Nel dedalo societario compare l’Immobiliare San Martino, amministrata dall’amico di lunga data Marcello Dell’Utri, dalla cui fusione nascerà poi la Milano 2 spa. Il 2 giugno 1977, per i successi conseguiti in ambito edilizio, l’allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone, nomina Silvio Berlusconi Cavaliere del lavoro, a cui rinuncerà dopo al condanna per frode fiscale.  

L’avventura televisiva e la trasformazione di Berlusconi in un tycoon dei media

Dopo l’esperienza in campo edilizio Berlusconi allarga il proprio raggio d’affari anche al settore di comunicazione e media e dopo la liberalizzazione dell’editoria televisiva decide di investire nel settore. Nel 1976, Berlusconi trasforma Telemilano 58, la televisione via cavo operante a Milano 2, in una televisione nazionale. La società prende il nome di Canale 5 nel 1980 e comprende più emittenti.

Berlusconi, sempre negli anni Settanta, fonda Fininvest, una holding in cui fa confluire le sue attività imprenditoriali e compra la società editrice de Il Giornale, di cui diventa poi socio di maggioranza. Nel 1982 acquista il canale Italia 1 e, due anni dopo, anche Rete 4, stabilendo un vero e proprio duopolio televisivo con la Rai. Alla fine degli anni Ottanta, Fininvest si aggiudica anche la casa editrice Mondadori, dopo una battaglia con Carlo De Benedetti che diventerà disputa legale tra i due. Tramite la Mondadori, Berlusconi acquista anche la Giulio Einaudi Editore, rendendolo il principale editore italiano nel settore libri e periodici.

Il Milan, il cinema e gli altri investimenti di Berlusconi

Silvio Berlusconi è attivo anche nel campo cinematografico, acquistata tra il 1986 e il 1987 in una joint venture con il gruppo Cecchi Gori, sodalizio terminato all’inizio degli anni Novanta. Il gruppo Fininvest ha una forte presenza anche nel settore delle assicurazioni e delle banche, con la Mediolanum.

Il suo interesse arriva anche nell’ambito calcistico, e nel 1986 Berlusconi acquista il Milan, di cui è stato presidente dal 1986 al 2017, quando cede la società calcistica all’imprenditore cinese Li Yonghong. Non abbandonando il campo, nel 2018 compra il Monza, promosso in serie B nel 2020. Quando decide di entrare in politica, Silvio Berlusconi lascia tutte le cariche sociali che ricopre nelle sue imprese, rimanendo proprietario dell’impero da lui costruito.

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2022 19:44