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Alpinista italiano travolto da una valanga in Patagonia, la sorella: “Buon viaggio”, ritrovato il corpo

Pubblicato: 30/01/2022 17:28

Ore di apprensione per un alpinista italiano che stava scalando sulla cima Cerro Torre, in Patagonia. Corrado Pesce è stato travolto da una valanga di sassi e da oltre 40 ore risulta bloccato sulla montagna: i soccorsi sono ostacolati dalle condizioni meteo. La sorella è rassegnata e, in un post, ha già dato al fratello un toccante addio.

Corrado Pesce bloccato da 40 ore in Patagonia: fatale una valanga

L’impresa dell’alpinista Corrado Pesce sulle Ande argentine si è trasformata in una tragedia, ormai data per certa dagli stessi familiari. Il 41enne alpinista italiano, originario di Novara ma residente da anni alle pendici del Monte Bianco (a Chamonix) secondo quanto riportano numerose fonti, è infatti stato sorpreso da una scarica di rocce mentre si trovava sul Cerro Torre. Con lui c’era anche l’argentino Tomás Aguiló e altri alpinisti professionisti, che sarebbero riusciti a scendere e dare l’allarme. Difficoltosi e al limite dell’impossibile i soccorsi: sulla zona si è infatti abbattuto il maltempo e la scarsa visibilità renderebbe complicato raggiungere Corrado Pesce, detto Korra.

Secondo quanto riporta SkyTG24, questa mattina alcuni droni avrebbero localizzato l’alpinista bloccato da oltre 40 ore, da venerdì, sulla montagna. Sarebbe senza equipaggiamento e raggiungerlo non sarebbe impresa facile, come ammesso dall’ambasciata italiana a Bahía Blanca. “Le ferite di Corrado erano gravissime – la testimonianza di guide alpine di Chamonix in contatto con l’Argentina e riportate dalla stessa fonte – Le fratture impedivano di muoversi. Ci hanno detto che non poteva sopravvivere a lungo. La zona dove è avvenuto l’incidente è pericolosissima, soggetta a continue valanghe“.

La sorella dell’alpinista bloccato in Patagonia gli ha già detto addio

Benché secondo i colleghi Corrado Pesce fosse uno dei migliori al mondo, il suo destino sembra segnato. Lo confermano tristemente le parole di poche ore fa della sorella Lidia, diffuse tramite il suo profilo Facebook. “Il tempo ti ha fregato – si legge – Non potevi prevedere il tempo di ore per soccorrerti e il maltempo che ti è venuto contro. E quella maledetta valanga“. Poi, aggiunge: “Io non riesco ancora a crederci, con te hai portato via una parte di tutti noi…Tua Figlia… I tuoi nipoti, per loro eri e sei lo Spider-Man sul ghiaccio“.

Benché non risulti sia stata già confermata la tragica morte di Corrado Pesce, la sorella Lidia sembra consapevole delle difficoltà per salvarlo, dopo 40 ore bloccato sui monti della Patagonia: “Ringrazio tutte le persone intervenute e che stanno tutt’ora intervenendo per recuperare mio fratello…Ringrazio gli amici e tutti per quello che avete fatto per lui e ringrazio Tomás Aguiló per averti messo al sicuro nella sua difficoltà“. Conclude poi dicendogli addio: “Veglia su Leia principalmente… E veglia su Mamma e Papà….Ho un nuovo Angelo in cielo, ti voglio bene e te ne vorrò per sempre…Buon viaggio“.

Ritrovato morto Corrado Pesce, alpinista bloccato in Patagonia

AGGIORNAMENTO ORE 18.10 – Le ricerche coi droni in Patagonia, secondo quanto riportano numerose fonti, hanno certificato il drammatico esito della vicenda: Corrado Pesce è stato trovato morto sulle Ande argentine. I soccorsi, causa maltempo, non sono riusciti ad arrivare da lui in tempo, dopo che era stato travolto da una valanga, una scarica di sassi secondo quanto riferito. Le parole della sorella, ora, diventano ancor più un triste addio al fratello alpinista.

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Ultimo Aggiornamento: 30/01/2022 18:14

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