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Bimbo nel pozzo da giorni come Alfredino: corsa contro il tempo in Marocco, soccorsi a pochi metri dal piccolo

Pubblicato: 04/02/2022 09:57

Si continua a lavorare senza sosta per salvare Rayan, il bimbo di 5 anni caduto in un pozzo martedì pomeriggio e intrappolato a decine di metri di profondità in un’area rurale nei pressi della città di Chefchaouen, in Marocco. Secondo gli ultimi aggiornamenti sulle operazioni in corso, un imprevisto, durante gli scavi per creare una via di accesso secondaria al punto in cui si trova, avrebbe costretto i soccorritori a rallentare l’intervento a causa dei rischi di un’azione troppo incisiva che potrebbe innescare un crollo della parete rocciosa. Il Paese intero è con il fiato sospeso per una vicenda che richiama alla mente il dramma italiano di Alfredino Rampi.

Bimbo caduto nel pozzo in Marocco: soccorsi fermi a pochi metri dal piccolo

Pochi metri separerebbero il piccolo Rayan dal ritorno in superficie e l’abbraccio dei suoi cari, ma ci sarebbe un imprevisto a rallentare la macchina dei soccorsi impegnata da ore, incessantemente, nelle operazioni di scavo di un tunnel parallelo per arrivare nel punto in cui il bimbo è precipitato. Si troverebbe a una profondità di 32 metri e non 60, come inizialmente trapelato, ma i soccorritori sarebbero fermi a 27 metri. A causare un rallentamento delle attività sarebbe stata una porzione rocciosa che avrebbe richiesto ulteriori valutazioni e cautela.

Il salvataggio del bambino si sta avvicinando“, avrebbe dichiarato all’alba di oggi il portavoce del governo, Mustapha Baitas, secondo quanto riportato da France24: “I nostri cuori sono con la famiglia e preghiamo che torni con loro il prima possibile“. Stando all’aggiornamento diffuso dal canale d’informazione Le360, i soccorritori si troverebbero ora in una fase decisiva, prossimi a scavare una breccia orizzontale sottoterra per collegarsi al pozzo in cui si trova Rayan. Il funzionario avrebbe sottolineato la delicatezza del momento parlando di “cautela per evitare ogni possibile crollo“.

Sul posto ambulanze e un elicottero pronti ad fornire la prima assistenza al bambino appena sarà estratto, ma stando alle recenti informazioni riportate dai media locali occorrerebbero almeno altre 4 ore di intervento per evitare frane.

Rayan come Alfredino e Julen: gli incubi del passato rivivono nella storia del bimbo in Marocco

Il dramma che ormai da 2 giorni tiene il Marocco con il fiato sospeso ricorda le tragedie di Alfredino Rampi – caduto a 6 anni in un pozzo artesiano a Vermicino, il 10 giugno 1981, ed estratto ormai senza vita dopo giorni di disperati tentativi di salvataggio – e quella di Julen Rosello, bimbo di 2 anni morto dopo essere precipitato a circa 70 metri di profondità a Malaga, nel 2019, e recuperato dopo 13 giorni.

Secondo le informazioni emerse sul caso di Rayan, prima che iniziassero le operazioni di scavo un volontario avrebbe tentato di calarsi finendo per desistere a causa di un restringimento insuperabile. Un’impresa vana che ricorda ancora il dramma di Vermicino quando Angelo Licheri – l’uomo che per 45 interminabili minuti, a testa in giù, tentò di salvare Alfredo Rampi – riemerse da quell’abisso senza riuscire a portare con sé il bambino.