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Manifestazioni per l’alternanza scuola-lavoro dopo la morte di Lorenzo Parelli, chieste le dimissioni della Lamorgese

Pubblicato: 04/02/2022 13:12

Oggi venerdì 4 febbraio gli studenti di Torino tornano in piazza per combattere contro il clima intimidatorio della precedente manifestazione, conclusasi con violente cariche delle forze dell’ordine e numerosi ragazzi feriti da colpi di manganello. Sarà l’occasione per mantenere alta l’attenzione su Lorenzo Parelli, morto durante l’alternanza scuola-lavoro.

Torino, la manifestazione per ricordare Lorenzo Parelli morto in alternanza scuola-lavoro

Lorenzo Parelli è lo studente morto a soli 18 anni durante l’ultimo giorno di stage, di alternanza scuola-lavoro, appena poche settimane fa. Una morte che ha indignato e colpito nel profondo gli studenti di tutta Italia, sollevando la richiesta di porre fine all’alternanza scuola-lavoro. Oggi 4 febbraio gli studenti sono scesi in piazza ancora una volta, a Torino, opponendosi anche alla decisione del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di reintrodurre le due prove scritte all’esame di maturità e di non aver prestato attenzione al benessere degli studenti nelle scuole. Come denunciato dai ragazzi stessi, negli ultimi due anni gli studenti si sono sentiti abbandonati dalle istituzioni e domandano di poter essere finalmente ascoltati.

Le parole degli studenti in piazza a Torino: “non vogliamo morire mentre andiamo a scuola

Il 28 gennaio, la prima manifestazione a Torino per la morte di Lorenzo Parelli aveva assistito alla violenta carica delle forze dell’ordine e si era conclusa con il gravissimo bilancio di almeno 20 fragazzi feriti. Nei giorni scorsi gli studenti hanno occupato il liceo Gioberti e intendono procedere all’occupazione di altri licei, annunciando una primavera di fuoco con altre proteste e iniziative. Gli studenti sono oggi riusciti a raggiungere il palazzo dove ha sede l’Unione Industriale di Torino, meta che era stata loro preclusa durante la manifestazione del 28 gennaio. Gli studenti hanno deposto il logo di Confindustria coperto da mani insanguinate, in segno di protesta per la morte di Lorenzo Parelli, esibendo anche raffigurazioni insanguinate del volto del premier Draghi e delle istituzioni. “Vogliamo un futuro diverso, non vogliamo morire mentre andiamo a scuola” è la rabbia degli studenti. “Vogliono dimostrare all’Europa che il sistema scolastico italiano funziona, ma non funziona. In questi due anni ci hanno abbandonato” è la loro denuncia gridata in piazza.

I volti “insanguinati” del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e delle istituzioni

Alla manifestazione si è unito, in qualità di osservatore, un gruppo di Amnesty International con l’obiettivo di assicurarsi che venga garantito agli studenti il diritto di manifestare.

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Guarda il video della manifestazione

Parla una delle studentesse ferite dalle cariche della polizia alla manifestazione del 28 gennaio a Torino
Ultimo Aggiornamento: 04/02/2022 13:47