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Il Festival Di Sanremo porta bene? Tutte le canzoni che in passato non vinsero ma ottennero grande successo

Pubblicato: 06/02/2022 01:07

Non sempre perdere al Festival di Sanremo ha significato l’insuccesso del brano per gli artisti. Alcuni di loro, nonostante non siano riusciti a raggiungere il primo posto (e in alcuni casi neanche il podio) nel concorso, hanno ottenuto un ottimo successo nelle vendite o critiche molto positive da parte degli esperti, aggiudicandosi anche altri premi.

Qui ripercorriamo i grandi successi che, nelle edizioni passate del Festival di Sanremo, non hanno vinto il primo posto.

Le mille bolle blu, Mina e Jenny Luna – 1961

Nel 1961, vinse la canzone di Betty Curtis e Luciano Tajoli Al di là. Al secondo e terzo posto arrivarono rispettivamente 24 mila baci (Celentano e Little Tony) e Il mare nel cassetto (Milva e Gino Latilla). Il brano che era stato dato per vincente all’inizio del Festival era però Le mille bolle blu di Mina e Jenny Luna. La canzone arrivò però solo quinta e, proprio per questo, Mina decise di non partecipare mai più al Festival. Le mille bolle blu ottenne comunque un successo straordinario al di fuori del Festival e venne utilizzato anche per molti spot pubblicitari.

Quando quando quando, Tony Renis e Emilio Pericoli – 1962

Nel 1962, arrivò prima Addio … addio di Domenico Modugno e Claudio Villa, ma ad ottenere un grandissimo successo fu anche Quando, quando, quando, cantata da Tony Renis ed Emilio Pericoli. La canzone arrivò quarta, ma divenne molto famosa anche all’estero. Pat Boone, cantante e attore americano, ne incise una versione in inglese, mantenendo il celebre ritornello in italiano. La canzone è anche stata utilizzata come colonna sonora in parecchi film. 

Una lacrima sul viso, Bobby Solo – 1964

Nell’edizione del Festival del 1964, Bobby Solo, che si presentava in coppia con il cantante statunitense Frankie Laine, fu escluso dalla finale. Il cantante, infatti, non poté esibirsi dal vivo a causa di una raucedine. La sua canzone venne comunque presentata in playback durante l’ultima serata e ottenne immediatamente un grande successo, occupando la prima posizione della classifica delle canzoni più popolari per otto settimane. Il brano era Una lacrima sul viso e per Bobby Solo venne coniata l’espressione “vincitore morale”. Quell’anno, Sanremo fu vinto da Gigliola Cinquetti, allora sedicenne. 

Il ragazzo della via Gluck, Adriano Celentano – 1966

Nel 1966, le canzoni che vinsero il primo, secondo e terzo posto furono, rispettivamente, Dio come ti amo (Modugno e Cinquetti), Nessuno mi può giudicare (Caterina Caselli e Gene Pitney) e In un fiore (Wilma Goich e Les Surfs). Quell’anno Celentano partecipò al Festival con la canzone Il ragazzo della via Gluck. Il brano non fu molto apprezzato dal pubblico e uscì subito dalla gara. Tuttavia, il successo di vendite fu grandioso e ancora oggi questa rimane una delle canzoni più note di Celentano. 

Ciao amore, ciao, Luigi Tengo – 1967

Nel 1967, Luigi Tenco partecipò al Festival di Sanremo con la canzone Ciao amore, ciao, scritta e interpretata da lui stesso. Durante la finale, il brano venne eliminato. La stessa notte dell’eliminazione, il 27 gennaio, Tenco si suicidò

L’edizione del 1967 del Festival di Sanremo fu vinta da Claudio Villa e Iva Zanicchi con Non pensare a me.

Un’avventura, Lucio Battisti – 1969

Nel 1969, Battisti partecipò per la prima volta come interprete al Festival di Sanremo, con la canzone Un’avventura. Il brano arrivò al nono posto e questo convinse il cantante a non partecipare più alla kermesse. Un’avventura è tuttavia rimasta una delle canzoni più famose della musica italiana, ottenendo un enorme successo.

Altri successi di quell’edizione furono Lontano dagli occhi di Sergio Endrigo, arrivato secondo, e Zingara di Bobby Solo, che vinse l’edizione. 

La prima cosa bella, Nicola di Bari – 1970

Nel 1970, La prima cosa bella presentata da Nicola di Bari e I Ricchi e Poveri vinse il secondo posto del Festival. Il brano raggiunse però il primo posto della hit parade italiana e divenne uno dei maggiori successi di Nicola di Bari. 

4/3/1943, Lucio Dalla – 1971

Nel 1971, venne presentata a Sanremo 4/3/1943 da Lucio Dalla e dall’Equipe 84. La canzone si classificò terza al Festival, ma rimase prima nella hit parade italiana per tre settimane e ancora oggi è conosciuta come uno dei maggiori successi di Dalla. 

Piazza grande, Lucio Dalla – 1972

L’anno seguente, nel 1972, un altro grande capolavoro di Dalla non venne particolarmente apprezzato dal pubblico del Festival. Piazza grande si classificò ottava. 

Gianna, Rino Gaetano – 1978

Nel 1978, Rino Gaetano partecipò a Sanremo (con tuba, frac nero attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica) con il brano Gianna, che arrivò terzo. Oggi è una delle canzoni più note e apprezzate di Gaetano.

Contessa, Decibel e Enrico Ruggeri – 1980

Nel 1980, i Decibel, con la voce di Enrico Ruggeri, presentano Contessa. Il brano è decisamente fuori dagli schemi ed ebbe maggiore fortuna al di fuori del Festival. Quell’edizione fu vinta da Toto Cotugno con Solo noi.

Sarà perché ti amo, Ricchi e Poveri – 1981

Nel 1981, i Ricchi e Poveri presentano un brano che ancora oggi è conosciutissmo: Sarà perché ti amo. La canzone si classificò quinta, ma divenne il singolo italiano più venduto dell’anno, rimanendo in cima alla classifica per nove settimane.  Un altro successo dell’edizione fu Maledetta primavera di Loretta Goggi, che arrivò seconda, dopo Per Elisa di Alice.

Felicità, Al Bano e Romina – 1982

L’anno seguente, il 1982, un altro brano molto noto della musica italiana arrivò secondo: Felicità di Al Bano e Romina.

Sempre nel 1982, Storie di tutti i giorni di Riccardo Fogli si classificò prima e Mia Martini presentò E non finisce mica il cielo.

L’italiano, Vacanze romane e Vita spericolata – 1983

Nel 1983, arrivò quinto al festival di Saremo un brano popolarissimo e in grado di descrivere bene l’Italia degli anni Ottanta: L’italiano di Toto Cotugno.

Quell’anno, la competizione fu vinta da Sarà quel che sarà di Tiziana Rivale, ma il Premio della Critica venne dato a Matia Bazar per Vacanze romane. 

Sempre nella stessa edizione venne anche presentato uno dei grandi successi di Vasco Rossi: Vita spericolata, che al Festival arrivò al penultimo posto.

Donne di Zucchero e Una storia importante di Ramazzotti – 1985

Nel 1985, ad arrivare al penultimo posto della classifica sanremese fu un altro grande successo della musica italiana: Donne di Zucchero. Il brano ottenne però un notevole successo in radio.

Un’altra canzone di quest’edizione a diventare presto una hit, in questo caso europea, fu Una storia importante di Eros Ramazzotti. Il brano si era classificato nono al festival.

Quello che le donne non dicono, Fiorella Mannoia – 1987

Nel 1987, uno dei grandi successi di Fiorella Mannoia fu presentato al Festival vincendo il Premio della CriticaQuello che le donne non dicono.

Lo stesso anno, Fausto Leali presentò un altro successo commerciale che conquistò ben due dischi di platino: Io amo. 

Le notti di maggio, Fiorella Mannoia – 1988

Anche l’anno successivo, il 1988, Fiorella Mannoia vinse il Premio della Critica con Le notti di maggio e si classificò decima

Almeno tu nell’universo, Mia Martini – 1989

Nel 1989, un altro grande successo della musica italiana vinse il Premio della Critica: Almeno tu nell’universo, interpretato da Mia Martini. Il brano si classificò nono e l’edizione venne vinta da Anna Oxa e Fausto Leali con Ti lascerò.

Gaetano, Rudy Marra – 1991

Un’altra canzone che non vinse il Festival, ma si aggiudicò il Premio della Critica fu Gaetano di Rudy Marra nell’edizione del 1991. Il brano ebbe poi un discreto successo e precedette il primo album inciso dall’artista.

Signor tenente di Giorgio Faletti e Strani amori di Laura Pausini – 1994

Similmente accadde a Signor tenente di Giorgio Faletti nel 1994, che, però, oltre il Premio della Critica, raggiunse anche il secondo posto nella classifica. Il brano tratta il tema della mafia dal punto di vista delle forze dell’ordine: è un testo molto duro e amaro.

Inaspettatamente, questa edizione fu vinta da Passerà di Aleandro Baldi.

Al terzo posto arrivò Strani amori, uno dei più grandi successi di Laura Pausini.

Con te partirò, Andrea Bocelli – 1995

Nel 1995, Andrea Bocelli partecipò al Festival con Con te partirò raggiungendo solo il quarto posto. Il brano, tuttavia, ottenne un successo straordinario, sia in Italia che all’estero, rimanendo a lungo ai primi posti delle classifiche europee.

La terra dei cachi, Elio e le Storie Tese – 1996

La terra dei cachi di Elio e le Storie Tese, presentata nel 1996, scoperchiò uno scandalo al Festival. La canzone si classificò seconda pur essendo rimasta prima fino all’ultima serata e risultando la più votata dal pubblico. Un’indagine dei Carabinieri confermò che il brano avrebbe dovuto vincere l’edizione e che fu probabilmente penalizzato per il testo scomodo che fa riferimento a vizi e scandali italiani. Ufficialmente arrivò prima Vorrei incontrarti tra cent’anni di Ron e Tosca.

…E dimmi che non vuoi morire, Patty Pravo – 1997

La super favorita del 1997 era la canzone …E dimmi che non vuoi morire, con il testo di Vasco Rossi, le musiche di Gaetano Curreri e interpretata da Patty Pravo. Il brano arrivò solo ottavo e quell’edizione fu vinta da Fiumi di parole di Jalisse, in modo inaspettato. Il singolo ebbe comunque molto successo fuori dalla kermesse.

Sempre nel 1997, Nek presentò a Sanremo un suo brano simbolo: Laura non c’è, che arrivò settimo.

Amore lontanissimo, Antonella Ruggiero – 1998

Nel 1998, Antonella Ruggiero tornò al Festival dopo dieci anni e consolidò la sua carriera con il brano Amore lontanissimo che arrivò secondo, ma vinse anche il Premio della Critica ed ebbe discreto successo. Quell’edizione fu vinta da Annalisa Minetti con Senza te o con te.

Aria, Daniele Silvestri – 1999

Nel 1999, Daniele Silvestri partecipò al festival con Aria, arrivando solo nono. La canzone vinse per il Premio della Critica e il Premio Volare per miglior testo. L’edizione 1999 fu vinta da Anna Oxa con Senza pietà

Tutti i miei sbagli, Subsonica – 2000

Nel 2000, i Subsonica presentarono il loro brano Tutti i miei sbagli che li portò al successo. La canzone si classificò solo undicesima, ma ebbe un grande successo alla radio e nelle vendite. 

Mentre tutto scorre, Negramaro – 2005

Nel 2005, il brano Angelo di Renga vinse il Festival di Sanremo ed ottenne grande successo. Tuttavia, anche un’altra canzone presentata al concorso ebbe poi un successo notevole, pur non raggiungendo il podio: Mentre tutto scorre dei Negramaro.

Vita tranquilla, Tricarico – 2008

Nel 2008, Tricarico presentò Vita tranquilla che si classificò solo sedicesima. Il brano ottenne comunque ottime critiche, ricevendo anche il Premio della Critica, e un buon successo commerciale, raggiungendo il quarto posto dei singoli più venduti.

Il paese è reale, Afterhours – 2009

L’arrivo a Sanremo degli Afterhours nel 2009 fu visto con sospetto da molti fan affezionati. La band presentò Il paese è reale che venne esclusa alla prima fase ad eliminazione, ma si aggiudicò comunque il Premio della Critica. Quell’anno vinse La forza mia di Marco Carta. 

Arriverà, Emma Marrone e i Modà – 2011

Nel 2011, Roberto Vecchioni vinse il Festival con Chiamami ancora amore. Il secondo posto se lo aggiudicò Arriverà di Emma Marrone e i Modà. La canzone è stata certificata multiplatino per aver venduto più di 60.000 copie digitali. Fu uno dei brani più scaricati in Italia quell’anno.

Una vita in vacanza, Lo Stato Sociale – 2018

Nel 2018, la band Lo Stato Sociale arrivò seconda con la canzone Una vita in vacanza, preceduta da Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro. Il brano de Lo Stato Sociale si è comunque aggiudicato il Premio della Sala Stampa.

Musica leggerissima, Collapesce e Dimartino – 2021

L’edizione passata, quella del 2021, è stata vinta dai Måneskin con Zitti e buoni, che li lanciò verso il successo planetario. Tuttavia, un altro brano che ottenne grande successo e divenne un tormentone estivo fu Musica Leggerissima del duo Collapesce e Dimartino, che ottenne anche il Premio della Sala Stampa.