Duro colpo per Giuseppe Conte, la decisione presa dal Tribunale di Napoli l’ha fatto decadere dal ruolo di Presidente del MoVimento 5 Stelle accogliendo la richiesta di alcuni ex membri che hanno presentato richiesta di sospensione delle delibere che hanno modificato lo statuto.
Il Tribunale di Napoli rende inefficaci le modifiche allo statuto del MoVimento 5 Stelle
A dare l’annuncio è stato l’avvocato Lorenzo Borré, legale che ha sostenuto il ricorso dei tre militanti che avevano presentato presso il Tribunale di Napoli: “Il Tribunale Civile di Napoli, in sede di reclamo, ha disposto la sospensione dell’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 è stato modificato lo statuto del Movimento 5 stelle e anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza, carica prevista dallo stesso statuto“, si legge sull’Ansa.
Il legale ha po aggiunto che ha sostenuto il ricorso di tre militanti in rappresentanza di diverse centinaia di iscritti che hanno contribuito al pagamento delle spese legali con una raccolta fondi.
Giuseppe Conte decade dal ruolo di Presidente del Movimento 5 Stelle
La decisione del Tribunale di Napoli fa decadere il ruolo di Giuseppe Conte dalla Presidenza del MoVimento 5 Stelle. La decisione è stata motivata dai giudici per “Gravi vizi nel processo decisionale” ovvero nell’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. Secondo quanto deciso dai giudici, Conte sarebbe diventato leader del MoVimento senza i numeri sufficienti, e quindi con un colpo di autorevolezza che ha spinto alcuni militanti a chiedere ricorso, istanza respinta in precedenza lo scorso 24 dicembre che ha spinto gli attivisti a sporgere un reclamo che ha portato alla revisione del caso.
Nelle otto pagine di provvedimento si legge ancora: “L’illegittima esclusione dalla platea dei partecipanti all’assemblea del 3 agosto 2021 degli iscritti all’Associazione Movimento 5 Stelle da meno di sei mesi ha determinato l’alterazione del quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto”.