Vai al contenuto

Giuseppe Conte, la rivelazione dell’ex premier sullo stipendio: “Da mesi non prendo una lira”

Pubblicato: 10/12/2021 11:06

Giuseppe Conte si fa i conti in tasca e sottolinea di non percepire alcuno stipendio da leader del Movimento 5 Stelle. “Da mesi non prendo una lira“, afferma davanti alle telecamere, spiegando la sua scelta in fatto di professione e risparmi. Così l’ex premier dei governi giallo-verde e giallo-rosso in una serie di dichiarazioni ad Atreju in cui ha precisato di tirare avanti con quello che finora ha messo da parte.

Giuseppe Conte sullo stipendio: “Da mesi non prendo una lira

Dopo la fine della sua era al vertice di due esecutivi consecutivi, l’ex premier Giuseppe Conte non è tornato al suo lavoro di avvocato e ha deciso di restare in politica, incassando l’investitura a leader del M5S in una fase interna che lui stesso aveva definito come “nuova”.

Una leadership per cui ha dichiarato, ospite ad Atreju, di non percepire stipendio: “Sono da vari mesi che non prendo una lira perché sono in aspettativa dall’Università e ho rinunciato a fare l’avvocato perché non voglio mischiare affari e politica”.

Conte conta sui risparmi: “Camperò di quello fin quando potrò

Nel corso del suo intervento ad Atreju, rispondendo ad alcune domande sulla dimensione politica del suo percorso, l’ex premier Conte ha affermato di fare attualmente affidamento ai suoi risparmi. “Le mie dichiarazioni dei redditi sono trasparenti. Quando sono stato chiamato a fare il presidente del Consiglio, ho dovuto chiudere lo studio e tutte le questioni in sospeso, ho tracciato una linea e ovviamente ho mandato le fatture ai clienti. Ho incassato un po’ di più – ha concluso – e camperò di quello fin quando potrò”.

E dal palco di Atreju, tra gli argomenti trattati da Conte anche il dopo Mattarella al Quirinale: “Vogliamo una personalità di alto profilo morale, che ci renda orgogliosi di essere rappresentati dal garante dell’unità nazionale? Se vogliamo questo, più la discussione è ampia, aperta a tutte le forze politiche, più avremo la garanzia che il livello di rappresentanza sarà più elevato anche sul piano morale“.