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Mascherine FFP2 e mascherine chirurgiche, come fare per controllare che siano a norma di legge

Pubblicato: 08/02/2022 11:34

Sono tra i dispositivi più utilizzati al mondo e rientrano nei metodi più efficaci per contenere la diffusione del virus Covid-19. Le mascherine chirurgiche e FFP2 sono ormai diventate parte della nostra quotidianità, ma forse non tutti siamo a conoscenza di ciò che è necessario fare per verificare che siano a norma. Esiste però un modo per verificare la certificazione delle mascherine.

Mascherine chirurgiche ed FFP2, come sapere se sono certificate o no

Da due anni a questa parte le mascherine sono diventate un’accessorio indispensabile, senza le quali non potremmo svolgere le normali attività quotidiane. In tutti i luoghi chiusi è obbligatorio indossarle e, in alcuni casi, come sui mezzi pubblici, teatri e cinema, è consentito l’accesso solo se muniti di mascherina FFP2. Tuttavia prima di ogni utilizzo, è importante verificare che siano in possesso della certificazione UE. In molti si chiederanno cosa è necessario fare per comprendere se sono realmente a norma. Dipende dal dispositivo, in entrambi i casi è molto semplice: basta controllare direttamente sulla confezione o fare una veloce ricerca sul database Nando dell’Unione Europea. In pochi passi, si può così scoprire se il dispositivo è conforme o meno alle norme vigenti sui DPI e sui dispositivi medici.

Mascherine FFP2: i dati da leggere e dove controllare se sono certificate

Le mascherine filtering face piece, meglio note come FFP, sono dispositivi ad alta protezione (DPI). La loro efficacia filtrante è più elevata delle mascherine chirurgiche perché tutela non solo gli altri ma anche chi le indossa, riducendo al 0,1% le possibilità di infettarsi. Lo studio svolto dal Max Planck Institute aveva già evidenziato l’efficace protezione della FFP2 in caso di esposizione al virus con una persona positiva, se entrambi coperti. Per tutelarsi al meglio è importante indossare correttamente la mascherina e, soprattutto, controllare la sua validità. Farlo è molto semplice: basta collegarsi al database Nando e digitare nel riquadro Keyword On Notified body number il numero di 4 cifre apportato sulla mascherina affianco alla sigla CE (es. 0598). Il database indirizzerà al laboratorio che ha certificato il dispositivo. Dopodiché, bisogna selezionare il nome e controllare se nella tabella “legislations” sia presente la dicitura Personal protective equipment. Scorrendo poi a destra, si può cliccare sul corrispondente html o pdf e fare l’ultimo controllo: se nella tabella “products” compare la dicitura Equipment providing respiratory system protection, significa che la validità della mascherina è stata certificata da un laboratorio autorizzato.

Mascherine chirurgiche: quale dicitura compare su quelle a norma

Le mascherine chirurgiche rientrano nella categoria dei dispositivi medici e non aderendo perfettamente al viso, si rivelano inefficaci nel bloccare le particelle infette di minuscole dimensioni. Proteggono essenzialmente dall’esterno quindi non impediscono che la persona che indossa la mascherina venga infettata da un positivo al Covid-19. Anche in questo caso, seppur meno protettive della famiglia delle FFP, verificare la validità del dispositivo medico è uno step fondamentale. Il Ministero della Salute ha definito i dati che bisogna rintracciare sulla confezione. Innanzitutto, deve essere presente la marcatura UE e la dicitura di dispositivo medico (o DM). Poi, bisogna controllare che siano apportate le norme tecniche UNI EN 14683 e UNI EN ISO 10993-1, ciò significa che il dispositivo ha superato i test di prova e verifica fondamentali per garantire l’efficacia del prodotto medico.

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2022 11:35