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Paolo Bonolis contro Amadeus per il Festival di Sanremo:”Bisogna impegnarsi meno, ora, non c’è programmazione contro”

Pubblicato: 09/02/2022 20:34

Paolo Bonolis è stato uno dei conduttori che hanno portato maggior successo di pubblico e di critica al festival di Sanremo -di cui ha condotto due edizioni. Ora, memore del suo successo, ha ritenuto di dover punzecchiare Amadeus, reduce da un Festival che ha fatto ottimi risultati, paragonandolo alle sue edizioni sanremesi, senza evitare commenti al vetriolo contro le “nuove edizioni”.

Si tratta di commenti che seguono quelli fatti da Sonia Bruganelli, moglie di Bonolis, anch’essa scagliatasi contro chi aveva voluto fare paragoni tra i due conduttori, sottolineando i dati migliori di Amadeus.

Paolo Bonolis non ha voluto trattenersi e, pur lodando le edizioni sanremesi condotte da Amadeus, ha voluto specificare che ora, fare ottimi risultati con il Festival, sarebbe secondo lui molto più facile. Lo ha detto durante una puntata di Facciamo Finta Che su Radio101, quando ha parlato della sua esperienza con la kermesse canora: “Che memoria ho dei miei Sanremo? Piacevolissimi. Erano Sanremo nei quali bisognava darci dentro per organizzarli, per creare qualcosa di veramente nuovo, spettacolare, perché avevamo contro tutto. Nel 2005 e nel 2009 avevamo contro la guerra civile perché tutti i programmi migliori di Mediaset erano accesi”. Ciò che mancherebbe adesso sarebbe, secondo Bonolis, un’agguerrita concorrenza: “Bisogna impegnarsi meno ora a farlo. Ora non c’è proprio programmazione contro e quindi diventa un po’ più facile, per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c’è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell’avversario”.

Paolo Bonolis e il Festival “eventizzato”

Bonolis manca di citare, però, il fatto che gli ultimi anni ci sia stata più di una difficoltà oggettiva, in primis una pandemia che ha devastato il mondo dello spettacolo. Ha puntato invece sul fatto che con l’assenza di una contro programmazione sugli altri canali, il Festival avrebbe assunto una dimensione più nazionale, in quanto sarebbe mancata la necessità di grandi ospiti: “Sanremo meriterebbe di essere “eventizzato” con qualcosa che lo spettatore italiano non ha modo di vedere nell’arco di tutta la stagione televisiva. Checco Zalone è una scelta formidabile, è un personaggio meraviglioso. Come pure Fiorello. Ma sono sempre il “nostro” prodotto. Portare Mike Tyson, Hugh Grant, Will Smith è costato parecchio, ma ha conferito a Sanremo la reale patina di evento”.

Sonia Bruganelli e il Festival, la difesa del marito

Anche Sonia Bruganelli, durante il Festival, si era espressa sui social al fine di sottolineare come fare un paragone tra questa edizione e quelle condotte dal marito sarebbe sbagliato. In particolare, nelle stories avrebbe risposto ad un articolo di fanpage, che avrebbe parlato di “altri tempi” in merito al grande risultato di 54,7% di share del Sanremo 2005 condotto da Bonolis. Bruganelli ha infatti dichiarato: “Altri tempi? Forse perché sulle altre reti andava ancora in onda di tutto?”.