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Bibbiano, le motivazioni della condanna a Foti: agì con dolo per procurarsi un vantaggio economico

Pubblicato: 11/02/2022 12:08

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza che con rito abbreviato, alla fine del 2021, ha condannato a 4 anni lo psicoterapeuta Claudi oFoti, “uomo-simbolo” dell’inchiesta, e rinviato a giudizio con rito ordinario 17 persone.

Le motivazioni, redatte dal Gup Dario De Luca, spiega come quella di Foti sarebbe stata una “insistita attività illecita legata al delicato tema degli affidi di minorenni, di competenza del comune di Val d’Enza”.

Affidi illeciti, il modus operandi: il ruolo di Claudio Foti

Claudio Foti, 70 anni, è uno psicoterapeuta di notorietà nazionale ed è a capo della Hansel & Gretel a cui, insieme alla Sei sr, vennero affidati i servizi di psicoterapia dell’Unione Comuni Val d’Enza. Stando alle motivazioni di sentenza -riportate da Il Fatto Quotidiano- l’affidamento del servizio fu manovrata da Foti stesso, che avrebbe avuto l’intento di “procurarsi un ingiusto vantaggio patrimoniale”. Per ogni seduta direttamente gestita da Foti lo psicoterapeuta riceveva 135 (di soldi pubblici) e tali sedute venivano fatte anche nel centro La Cura, dove invece non avrebbe dovuto avere voce in capitolo. Il denaro non proveniva direttamente da fondi pubblici: veniva pagato dalle famiglie affidatarie, che lo versavano all Sie srl: i servizi sociali provvedevano poi a garantire alle medesime famiglie il ricevimento di una somma pari e superiore a quella versata in prima battuta.

Claudio Foti, le accuse e le condanne: la terapia “suggerente e suggestiva”

Oltre che di abuso d’ufficio, in sede processuale Foti era accusato anche di frode processuale, in quanto avrebbe “alterato lo stato psicologico di una minore” di modo da indurre i giudici del tribunale di Bologna a esprimersi come Foti avrebbe desiderato. Inoltre, Foti sarebbe stato accusato anche di aver alterato lo stato psicologico della minore, di aver fatto un “errato utilizzo dell’Emdr” e di aver utilizzato una terapia “suggerente e suggestiva”. Se per la frode processuale è stato assolto perché “il fatto non costituisce reato”, per l’alterazione dello stato psicologico sarebbe stata riconosciuta una responsabilità aggravata dall’intento doloso, in quanto Foti sarebbe stato ritenuto consapevole del danno che arrecava alla paziente.

Il prossimo 8 giugno inizierà invece il processo con rito ordinario per 17 imputati, tra cui la moglie di Foti, la psicologa Nadia Bolognini.