È arrivata la sentenza sul caso di un neonato ustionato a Portici (Napoli) nel marzo 2021. Secondo quanto emerso, i giudici avrebbero condannato i genitori del piccolo, un 46enne e una 36enne, a 6 anni di reclusione. Il bambino, poi salvato dai soccorritori, fu trovato in fin di vita all’interno dell’abitazione 4 giorni dopo la nascita. Sul corpo evidenti esiti da ustione.
Neonato ustionato a Portici, genitori condannati a 6 anni di reclusione
Il neonato riportò gravi ustioni nel 2021, secondo quanto ricostruito, riferisce Ansa, 4 giorni dopo la nascita. Il parto sarebbe avvenuto in una casa di Portici, in provincia di Napoli, e la scoperta del piccolo in fin di vita, poi ricoverato al Santobono, sarebbe avvenuta il 16 marzo.
Poche ore fa, stando a quanto si apprende, il Tribunale di Napoli, sesta sezione penale, avrebbe emesso sentenza a carico dei due imputati nel processo, i genitori del bimbo, padre e madre di 46 e 36 anni. Per entrambi una condanna a 6 anni di carcere, pena che sarebbe così composta: 4 anni per abbandono di minore e 2 per lesioni, riqualificate in colpose e gravissime.
Neonato ustionato nel Napoletano: il commento del sindaco dopo la sentenza
Secondo quanto riportato ancora dall’agenzia di stampa, gli imputati sarebbero stati assolti dall’accusa di maltrattamenti pluriaggravati, reato per cui i sostituti procuratori di Napoli De Renzis e de Cristofaro avevano chiesto 15 anni per il padre e 12 per la madre.
“Una sentenza in cui non ci sono vinti e vincitori, ma solo vittime e soprattutto violenza su un neonato – scrive il sindaco di Portici, Enzo Cuomo –. L’unica soddisfazione è che ha trovato una famiglia e dei veri genitori che gli hanno restituito quell’amore e quel calore che inizialmente gli erano stati negati“.
“Sono strabiliato. Davanti a una vicenda che ha messo a repentaglio la vita di un neonato salvato grazie alla straordinaria professionalità del personale medico del Santobono e che però avrà menomazioni per sempre ci aspettavamo pene più severe ed esemplari (…). Tra l’altro 6 anni possono diventare anche meno con gli altri gradi di giudizio. Per quanto mi riguarda è una decisione inspiegabile” ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.