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Niente rimpasti, Draghi: “Il governo va avanti”. Poi il commento su cosa succederà nel 2023

Pubblicato: 11/02/2022 18:04

Durante la conferenza stampa sull’esito del Consiglio dei Ministri in merito alla Riforma giustizia, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto ad alcune domande in merito allo stato del governo in questa post elezione del Presidente della Repubblica e cosa ne sarà del suo futuro. A tal proposito il Premier ha risposto con una battuta di spirito ma ha voluto assicurare che al momento lo stato del governo è saldo.

Draghi scherza sul suo “prossimo” lavoro

“Tanti e tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando una sollecitudine straordinaria nei miei confronti” così il Premier Draghi ha scherzato sulle numerose richieste e previsioni in merito al suo futuro lavorativo, aggiungendo: “Io li ringrazio molto, moltissimo, tra l’altro vorrei rassicurarli che se per caso decidessi di lavorare dopo questa esperienza probabilmente un lavoro me lo trovo anche da solo“.

Il governo va avanti così: nessun rimpasto

Parlando poi dello stato di salute del governo, il Presidente del Consiglio ha voluto chiarire che non sono previsti rimpasti: “La squadra lavora bene e va avanti”. Ribadendo che: “È il dovere del governo proseguire e affrontare sfide importanti per gli italiani che sono quella immediata del caro energia, quello meno immediata ma preoccupante che è l’inflazione che sta aggredendo il potere acquisto dei lavoratori ed erodendo, anche se per ora non si vede, la competitività delle imprese, c’è poi l’uscita dalla pandemia e poi il Pnrr che sta andando molto bene”.

Draghi ha escluso anche un suo ipotetico ruolo durante le prossime elezioni politiche, quelle del 2023: “Lo escludo” ha concluso.

Nuovi interventi per arginare il caro bollette

Durante la conferenza stampa è stato ribadito l’impegno del governo ad arginare ulteriormente il caro bollette, che sta portando molte famiglie a confrontarsi con grosse difficoltà. La “Priorità governo assicurare crescita, non sia strozzata da caro energia” ha detto Draghi, ribadendo che sono state “stanziate imponenti cifre, circa 9,5 mld, ma evidentemente non sufficienti, il governo dovrà fare un altro intervento che sarà presentato la prossima settimana”.

Ci sarà presto un nuovo intervento dove: “Una parte di sostegno, per contenere l’emergenza; poi una parte più strutturale, con il potenziamento della produzione di energia; poi una parte legato alla fornitura, cioè assicurare la fornitura all’industria a un prezzo basso e calmierato” aggiungendo anche intervento sugli stoccaggi.