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Omicidio Luca Sacchi, la Pm contro i responsabili della morte: “Gratuita violenza, non ce n’era motivo”

Pubblicato: 11/02/2022 17:33

È stata ricostruita la vicenda dell’omicidio Luca Sacchi nel contesto del processo che vede come imputati Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Giovanni Princi, la fidanzata di Sacchi Anastasyia Kylemnik, Marcello De Propris e il padre di quest’ultimo, Armando De Propris.

Nel corso di una severa requisitoria la Pm Giulia Guccione ha spiegato quale fu, secondo e indagini, il ruolo di ogni imputato sia prima della morte del ragazzo che dopo la stessa, e di come il comportamento di alcuni portò dei rallentamenti nelle indagini.

Luca Sacchi, l’omicidio: il ruolo degli imputati

La sera in cui Luca Sacchi è morto ci sarebbe dovuto essere uno scambio droga-denaro tra Valerio Del Grosso, Paolo Pirino, Giovanni Princi ed Anastasia Kylemnyk. La notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019 Princi, Kylemnik e Sacchi si recarono in un luogo prestabilito al fine di consegnare uno zaino contenente denaro ed in cambio consegnare della droga. Una volta arrivati, Pirino e Del Grosso decisero di tentare il colpo: non consegnare il denaro e tenersi la droga. In un momento concitato, forse in seguito a un tentativo di difesa da parte di Sacchi, Valerio Del Grosso sparò un colpo letale. Paolo Pirino è stato identificato come il presunto ideatore del piano per sottrarre il denaro: Giovanni Princi avrebbe combuttato alle spalle dell’amico Sacchi, Marcello De Propri avrebbe consegnato l’arma del delitto (di proprietà del padre, accusato per la detenzione). Anastasia Kylemnyk, invece, risulta parte resa per il tentativo di furto dello zaino, mentre è accusata parallelamente di violazione della legge sugli stupefacenti.

Luca Sacchi, la Pm: “Gratuita violenza, non c’era motivo”

“Mi sento obbligata a fornire la verità processuale che risulta dalle carte” dice Guccione in requisitoria: “Perché è stato ucciso ? Il motivo a me ad oggi sfugge. Lo zaino era nelle mani di Paolo Pirino. Il grilletto è stato premuto da Valerio del Grosso con gratuita violenza, non c’era motivo”.

Ribadisce anche la Pm quanto l’insabbiamento e le versioni contrastanti spesso fornite anche dalla Kylemnyk abbiano portato a uno stravolgimento dei ruoli nella vicenda: “È una storia paradossale perché fin dalle prime battute Luca, la vittima, è stato fatto passare per l’accusato”.