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Ucraina, prove di guerra sull’orlo del precipizio. Biden richiama gli americani: ”Via ora dal Paese”

Pubblicato: 11/02/2022 10:28

Escalation di tensione incessante in Ucraina, intorno a cui si alternano prove di guerra e tentativi di mediazione per scongiurare una crisi e un conflitto – da più parti ritenuto epilogo sempre più prossimo – dal potenziale devastante per l’intera Europa. Russia e Bielorussia hanno avviato le esercitazioni militari congiunte e Mosca preoccupa l’Occidente. La sensazione di essere sull’orlo di un precipizio emerge dall’ultimo intervento del presidente USA Joe Biden: “I cittadini americani devono partire ora” e abbandonare un fronte ormai rovente.

Ucraina, a un passo dalla guerra: situazione incandescente

Nel tessuto di una preoccupazione crescente su scala internazionale, Russia e Bielorussia hanno avviato le esercitazioni militari congiunte sul fronte ucraino, e il timore che Mosca sia ormai a un passo da una imponente escalation di tensioni è più che palpabile.

Il Ministero della Difesa russo, riferiscono le principali agenzie, avrebbe confermato l’avvio delle manovre in Bielorussia (denominate Union Resolve 2022) in programma fino al 20 febbraio prossimo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe garantito il massimo sforzo “per difendere con onore il nostro Paese”, dopo aver dipinto come “pressione psicologica” l’attività iniziata poche ore fa lungo il confine. E sulla crisi tra Ucraina e Russia prosegue la girandola di vertici tra leader e diplomazie, sullo sfondo del presagio in arrivo da Londra: “I prossimi giorni saranno cruciali, una guerra non è impossibile“, ha dichiarato Boris Johnson.

Secondo Oleksii Reznikovle, ministro della Difesa ucraino, attualmente sarebbero circa 140mila i soldati russi schierati a ridosso del confine. Un dispiegamento di forze che tiene alta la tensione e che sarebbe ulteriore elemento di un “congelamento” del dialogo tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e la sua omologa britannica Liz Truss, coinvolti in un recente incontro sfociato nella conferma di uno stallo.

Il primo avrebbe rappresentato alla controparte che la Russia “non intende invadere l’Ucraina“, incassando le perplessità della seconda alla luce dell’impegno militare espresso da Mosca lungo le frontiere. “Francamente sono deluso dal fatto che tra di noi è in corso una conversazione tra un muto e un sordo, sembra che ci ascoltiamo, ma non ci sentiamo“, avrebbe poi detto Lavrov dopo il colloquio, riporta Ansa.

Biden richiama gli americani in Ucraina: ”Via ora dal Paese”

La sensazione di essere sull’orlo di un precipizio è più che palpabile nell’allarme lanciato dall’ambasciata USA a Kiev e nelle parole del presidente americano Joe Biden che, attraverso i microfoni di Nbc, ha invitato i cittadini americani a lasciare immediatamente l’Ucraina: “Devono partire ora“.

E sull’entità della minaccia da parte della Russia sull’invasione dell’Ucraina, ha sottolineato come le cose potrebbero “precipitare velocemente”. La situazione è particolarmente fluida e Biden osserva: “Non è come avere a che fare con una organizzazione terrorista, abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo“. Occhi puntati sulle prossime mosse di Putin, ma al momento Biden escluderebbe l’invio di truppe per l’evacuazione dei connazionali. “È una guerra mondiale quando americani e russi cominciano a spararsi“.

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2022 10:39