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Traffico di esseri umani a Milano: dieci arrestati, avrebbero favorito l’immigrazione clandestina

Pubblicato: 12/02/2022 10:55

La Polizia di Milano ha messo in manette dieci persone, ritenute responsabili di associazione a delinquere ai fini del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: centinaia di euro per spostare persone dal continente africano e dal Medio Oriente verso l’Europa. I dettagli dell’operazione.

Arrestate 10 persone a Milano: scoperte due associazioni a delinquere

Il blitz scattato nelle scorse ore, riporta Adnkronos, è stato coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano e ha portato all’arresto di sei persone di origini camerunensi e di quattro afgani. Le indagini avrebbero fatto emergere due distinte associazioni a delinquere, finalizzate entrambe al traffico di esseri umani e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Secondo quanto riportato dalla Polizia, sarebbero stati ricostruiti almeno 29 viaggi, monitorati di modo da capire le modalità di svolgimento della tratta criminale in corso: gli arrestati si sarebbero occupati di tutto l’aspetto organizzativo, dalle richieste dei migranti all’attraversamento delle frontiere. Il sistema era collaudato: sarebbero stati previsti appartamenti in affitto in cui ospitare i migranti, così come documenti falsi per le persone smistate poi soprattutto in Francia.

500 euro a persona per gestire la tratta di esseri umani: il blitz a Milano

La Polizia riferisce che le due associazioni prendevano “considerevoli guadagni (circa 500 euro per ciascun passaggio oltreconfine)” per gestire la tratta di esseri umani. La Squadra Mobile che analizza i flussi migratori illegali in Italia, ha messo in campo “servizi di sorveglianza dinamica e di intercettazione telefonica, nonché dall’analisi dei dati di traffico telefonico riferiti agli indagati“, grazie ai quali sarebbe stato acclarato il reato in corso. Dietro alla tratta, si apprende, cittadini camerunensi e afgani, “facenti parte di cellule specializzate nel trasferimento terrestre dei migranti provenienti, in particolare, dalla zona centrale dell’Africa o dall’Afghanistan“.

Oltre a gestire i dettagli del viaggio, gli appartamenti e i documenti falsi, si apprende dalle informazioni diffuse dalla Polizia, le due presunte reti criminali verificavano anche la disponibilità su vari portali di mobilità condivisa, di modo da trovare i tragitti migliori per evitare controlli delle forze dell’ordine.