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David Rossi, il pm Antonino Nastasi ascoltato dalla procura di Genova: parla la vedova Antonella Tognazzi

Pubblicato: 14/02/2022 13:00

Il Pm Antonino Nastasi sarà ascoltato dalla procura di Genova, che ha aperto un’inchiesta bis sulle indagini che vennero condotte a Siena, dopo il 6 marzo 2013, in seguito alla morte del dirigente di Montepaschi David Rossi. Il manager precipitò dalla finestra dei suo ufficio la sera del 6 marzo: da subito la Procura ha dato spazio alla mera ipotesi suiciderai, ma la famiglia di Rossi ha sempre pensato che David fosse stato lanciato giù dalla finestra, forse perché era figura scomoda in un momento molto delicato della storia della banca.

Nell’audizione tenutasi la scorsa settimana con la commissione parlamentare che si occupa del caso Rossi, il Pm Antonino Nastasi ha rivelato, per la prima volta, di essere stato nel (o affacciato al) vicolo in cui si trovava il cadavere di Rossi, la sera della morte. Era una dichiarazione che non aveva mai fatto prima, anzi: aveva dichiarato il contrario, ovvero che non era stato nel vicolo quella sera. Questa, ed altre dichiarazioni emerse nell’audizione hanno portato i Pm dell’inchiesta bis a voler ascoltare il magistrato.

David Rossi, parla la vedova Antonella Tognazzi: “Il sistema giustizia non funziona”

Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, ha commentato aspramente le risposte di Anastasi durante l’audizione. In un’intervista a Il Giornale si è espressa sia su quanto detto che, più genericamente, sull’operato della magistratura rispetto al caso Rossi: “Il sistema Giustizia non funziona. Perché non posso essere io a far emergere le mancanze dei magistrati. Non è compito mio e sono stato costretta a farlo”, ha detto Tognazzi, ribadendo: “Dagli approfondimenti sono emerse delle mancanze: la colpa non è mia che le ho fatte emergere ma degli autori di quelle mancanze”. La vedova di David Rossi ha anche, di nuovo, sottolineato quanto fin dall’inizio, a discapito di quanto dichiarato, il caso non sarebbe stato trattato come quello di un suicidio “qualunque”: “Lui (Nastasi, ndr) dice di aver parlato con qualcuno a Roma e che questo qualcuno gli avrebbe risposto che avrebbero preso la macchina immediatamente per venire a Siena. Se è un ‘suicidio normale’, mi spiega che bisogno c’era di prendere la macchina da Roma, a sirene spiegate, per venire a Siena? E torniamo così alla famosa telefonata intercettata in cui viene detto al 118 il nome della persona morta perché il 118 il nome non lo sa. E gli dicono: ‘Mi faccia sapere se è David Rossi perché a Roma lo vogliono sapere. Sa, qui c’è tutto un giro…’.

Antonella Tognazzi su Antonino Nastasi: “Stato complesso di situazioni modificate”

Su Nastasi, Antonella Tognazzi ha invece dichiarato: “C’è uno stato complesso di situazioni modificate. Lui dice di aver toccato le cose perché era certo che fosse stato fatto un video. Intanto lui avrebbe dovuto essere certo del contenuto del video: non poteva sapere cosa il poliziotto avesse filmato e cosa no”. Non sono mancate, spiega, delle incongruenze nelle dichiarazioni: “Lui dice di aver pensato dapprima ad un suicidio ma la prima fattispecie individuata come possibile era l’istigazione al suicidio. E poi, ancora, perché chiamare la scientifica data la “normalità” di quello che viene ritenuto un suicidio? Le immagini della stanza mostrano un ufficio a soqquadro”.