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La Francia abbraccia l’energia nucleare, Macron annuncia la costruzione di 6 nuovi reattori nel Paese

Pubblicato: 15/02/2022 17:19

Il presidente francese Emmanuel Macron, durante la visita in una fabbrica di produzione presso la città di Belfort, ha annunciato la costruzione di 6 nuovi reattori nucleari mentre altri 8 saranno in fase di studio. La Francia conferma quindi la tendenza verso il nucleare, con il proposito di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Il presidente francese ha dichiarato di voler rendere il paese “carbon neutral” entro il 2050, accrescendo la produzione energetica attraverso la “rinascita” dell’industria nucleare francese. Oltre al nucleare, la Francia punta a investire nell’energia solare, aumentando la capacità elettrica nazionale a 100 gigawatt. Si prevede anche la costruzione di 50 parchi eolici offshore.

L’energia nucleare in Francia

In Francia l’energia nucleare rappresenta il 70% della produzione nazionale di elettricità e la decisione di Macron rappresenta un cambio di posizione. Il presidente francese cambia opinione su questo tipo di energia in vista dei termini per il traguardo delle “zero emissioni” prefissato dall’Europa e delle elezioni politiche previste per il mese di aprile. Macron ha dichiarato che la gestione e la costruzione dei nuovi impianti sarà affidata a EDF, secondo l’azienda di stato il progetto avrà un costo totale di 50 miliardi di euro, per l’istallazione di 14 reattori innovativi e il rinnovo degli impianti già esistenti.

Opinioni contrasti per il nucleare in Europa

Nel resto d’Europa, intanto ci sono opinioni differenti sul nucleare. Con l’inserimento del nucleare e del gas metano tra le fonti di energia sostenibili, secondo l’approvazione della Commissione europea del 2 febbraio, si creano posizioni contrastanti tra i vari governi. La Germania sta provvedendo a chiudere tutte le centrali nucleari del Paese entro la fine del 2022. Questa è stata la decisione presa da Angela Merkel nel 2011 a seguito del disastro di Fukushima. In Italia invece le centrali nucleari sono già state dismesse da vari decenni, dopo la decisione presa tramite referendum.

Il dibattito si fa acceso data la situazione di crisi energetica che sta colpendo l’Europa, vari Paesi credono che l’energia nucleare sia un passo necessario per diminuire la dipendenza energetica dai paesi dell’estero, tra cui la Russia. Atre nazioni credono invece che sia una decisione rischiosa data la difficoltà a smaltire le scorie nucleari e gli investimenti massicci necessari.