L’Italia torna a fare un sospiro di sollievo, dopo il ritorno delle zone arancione diverse settimane fa, a seguito dei picchi che hanno seguito le festività natalizie, l’Italia torna quasi completamente in zona gialla ad eccezione per una regione.
Il ministro della Salute Speranza ha firmato oggi le ordinanze che hanno permesso il passaggio di colore per alcune regioni; quali sono e chi resta arancione.
Quattro regioni tornano in zona gialla: quali sono
È ufficiale, quattro regioni tornano in zona gialla da quella arancione. Si tratta di: Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta. I cambi di fascia sono stati autorizzati dal ministro della Salute Speranza che ha firmato oggi l’ordinanza ministeriale. Una decisione presa grazie anche al netto miglioramento della situazione epidemiologica in Italia dovuto al calo di posti letto occupati in ospedale.
Il Friuli Venezia-Giulia resta in zona arancione, l’unica in un’Italia tutta gialla, almeno per un’altra settimana. L’ordinanza sarà valida a partire da lunedì 21 febbraio.
Cosa dice il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità
Secondo quanto emerso dal monitoraggio settimanale dell’ISS, l’incidenza dei casi Covid in Italia e l’indice Rt di trasmissibilità sono ancora in calo. I dati indicano 672 contagi ogni 100mila abitanti, mentre nella precedente rilevazione erano 962.
Tra il 26 gennaio e l’8 febbraio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,77 mentre la scorsa settimana era a 0,89. Anche la percentuale dei casi rilevati è in diminuzione, scendendo al 17%.
Il ritorno in zona gialla con il Green Pass
Come accadeva in precedenza, quando le misure che prevedevano l’utilizzo del Green Pass erano già in vigore, la differenza tra zona gialla e bianca è pressoché indifferente se si è in possesso della certificazione verde rafforzata. Inoltre, dall’11 febbraio scorso non è neanche più obbligatorio l’uso di mascherina all’aperto in tutto il territorio italiano, resta invece in vigore per i luoghi al chiuso.