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Pubblica Amministrazione, in arrivo l’anagrafe digitale dei dipendenti per valorizzare formazione e competenze

Pubblicato: 21/02/2022 16:34

Sta per arrivare l’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici. Il progetto è stato riproposto dal Consiglio dei Ministri di venerdì, in occasione della discussione sul Decreto Bollette. Ecco come funzionerà questa grande anagrafe e quale sarà il suo scopo.

Anagrafe digitale dei dipendenti pubblici, di che cosa si tratta

Venerdì è stato varato il Decreto Bollette e il Consiglio dei Ministri ha colto l’occasione per proporre, dopo diversi anni, l’attuazione di un’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici. Si tratta di oltre 3.200.000 lavoratori, di cui saranno raccolte informazioni utili a valorizzarne le competenze. Secondo il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, la realizzazione di tale anagrafe permetterà di realizzare fascicoli elettronici per ogni dipendente, concretizzando uno degli obiettivi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ogni fascicolo consentirà di valorizzare la formazione e il percorso di ogni dipendente pubblico, seguendo la direzione di modernizzazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Come potrebbe funzionare l’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici

Il progetto di un’anagrafe digitale è stato avanzato ormai più di 5 anni fa, ma presto potrebbe concretizzarsi. La norma discussa venerdì scorso la definisce come “un censimento permanente che si avvale della base dati del personale della Pa istituita presso il ministero dell’Economia e che sarà fondamentale per completare la digitalizzazione del settore pubblico”. Al momento, l’anagrafe esistente contiene principalmente informazioni di base quali l’età, la collocazione all’interno della Pubblica Amministrazione e le data di assunzione, ed è custodito presso il Ministero dell’Economia. Per rintracciare informazioni più approfondite, quali il percorso di studi, occorre invece consultare fascicoli in possesso delle singole amministrazioni. Le modalità di comunicazione di questi dati, così come il funzionamento dell’anagrafe, dovranno essere stabiliti dai Ministeri della Pubblica Amministrazione, dell’Economia e delle Finanze con un provvedimento entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Quali sono gli obiettivi dell’anagrafe dei dipendenti pubblici

L’anagrafe dei dipendenti pubblici dovrebbe quindi portare alla creazione di un sistema centralizzato che permetta di capire quali sono le risorse umane e professionali all’interno della Pubblica Amministrazione. In questo modo si potrà anche capire come valorizzarle nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, raccogliere i percorsi formativi e le competenze acquisite anche in seguito all’assunzione potrebbe tradursi in un’accelerazione nei percorsi di reclutamento e in un adeguamento più efficace dell’organico delle amministrazioni.

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