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Mia nasce nella metropolitana di Kiev durante i bombardamenti: la corsa al rifugio e l’appello contro la guerra

Pubblicato: 26/02/2022 12:26

Nelle ore di paura che sta vivendo Kiev, assediata dalle truppe russe, non manca il fortissimo richiamo alla vita, testimoniato da Mia, la bambina nata questa notte nella metropolitana convertita in rifugio antiaereo. La piccola è venuta alla luce mentre la città è presa di mira dai bombardamenti russi, come raccontato da Hanna Hopko, politica ucraina ed ex deputata che ha pubblicato le foto della nascita.

Dà alla luce la figlia Mia nella metropolitana di Kiev durante i bombardamenti russi

Come raccontato da Hanna Hopko, durante le ore tesissime della notte, mentre fuori imperversavano le bombe russe, una donna di 23 anni ha dato alla luce la figlia Mia. “Sua madre è felice dopo questo parto impegnativo ed è immediatamente corsa al rifugio“, scrive la politica su Facebook. A corredo le foto, pubblicate con l’autorizzazione della madre della bambina, che testimoniano le condizioni precarie in cui si è svolto il parto e un video delle urla della bimba appena nata, che in questo caso sono una testimonianza di vita.

Quando Putin uccide ucraini ci appelliamo alle madri in Russia e Bielorussia per protestare contro la guerra russa in Ucraina“, continua Hopko, “Noi difendiamo la vita e l’umanità“. La città sta vivendo ore drammatiche mentre si avvicinano le forze russe, a circa 30 chilometri dalla capitale, da cui sarebbe impossibile la fuga.

I bambini nati durante l’invasione russa dell’Ucraina

Mia non è ovviamente l’unica neonata venuta alla luce in questa situazione impossibile. Un video pubblicato da diverse testate internazionali mostra i piccoli dell’Unità di terapia intensiva neonatale di Dnipro, città dell’Est dell’Ucraina, spostati nel rifugio antibombardamenti al livello inferiore dell’ospedale. Le immagini sono state filmate da Denis Surkov, capo del reparto, che ha commentato: “Questa è la nostra realtà“.

L’emergenza umanitaria si fa sempre più pressante in Ucraina, mentre continua l’invasione russa del Paese. Secondo le ultime notizie si contano per il momento 197 civili morti e sarebbero 2 i bambini rimasti uccisi. Nel frattempo, la popolazione continua a scappare cercando di lasciare il Paese: secondo l’ONU, almeno 100mila persone sarebbero già arrivate in Polonia.