Dramma a Poiano, nel veronese, dove un violento incendio in una fabbrica di Vernici-il colorificio Casati- ha provocato lo sviluppo di una nube tossica potenzialmente pericolosa per la cittadinanza.
L’incidente, avvenuto nel pomeriggio di oggi, avrebbe causato una vittima (bilancio approssimativo e non confermato), un operaio che lavorava all’interno del colorificio. Il sindaco della cittadina ha diffuso alcuni accorgimenti da seguire per evitare intossicazioni.
Nube tossica, esplosione e incendio al colorificio
Erano le 16 circa di oggi pomeriggio quando al colorificio Casati si sarebbe sentita una violenta esplosione e sarebbe divampato un enorme incendio. Il rogo si è propagato velocemente anche per via dei materiali altamente infiammabili all’interno del colorificio. Nel giro di poco si è sollevata una nube tossica di svariate decine di metri e, al momento, l’Arpav (Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) si sta occupando di portare avanti delle analisi per comprendere il grado di tossicità della nube.
Il Sindaco emana un’ordinanza: obbligo di finestre chiuse entro un chilometro dalla fabbrica
Il Sindaco Federico Sboarina ha firmato un’ordinanda che obbliga la cittadinanza che si trova a un chilometro dalla fabbrica a chiudere le finestre, per non incorrere in eventuali intossicazioni. In generale il comune di Verona ha invitato i cittadini dei comuni di Poiano, Nesente e Quinto a chiudere le finestre come misura cautelare.
Esplosione, si parla di una vittima: il bilancio è in fase di conferma
Pare che nell’esplosione sia rimasto ucciso un operaio, un uomo di 55 anni che nel colorificio lavorava nel reparto produzione smalti. La notizia non è stata ancora confermata e si attendono aggiornamenti da parte delle forze locali. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi, tra cui numerose squadre di vigili del fuoco.