Nella serata di oggi l’Assemblea Generale dell’ONU ha votato a favore della risoluzione contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Dei 193 paesi che ne fanno parte, 5 hanno votato contro e 35 si sono astenuti. Le Nazioni Unite con questo provvedimento chiedono alla Russia il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe. Cosa comporta la risoluzione dell’ONU e cosa può succedere ora.
ONU approva la risoluzione di condanna alla Russia: la Cina si astiene
L’immotivata invasione della Russia, che ha già prodotto centinaia di migliaia di sfollati e innumerevoli vittime civili, prosegue: i negoziati di pace riprenderanno solo domani, ma nel frattempo le principali città ucraine continuano a essere colpite dagli attacchi ordinati dal Cremlino. La situazione ha mobilitato l’intero mondo, compresa l’Organizzazione delle Nazioni Unite. È stata convocata per oggi un’Assemblea straordinaria e sul tavolo c’era l’approvazione di una risoluzione di condanna contro la Russia.
141 Paesi hanno votato sì, 35 (tra cui Cina, India, Pakistan e Iran) si sono astenuti e 5 hanno invece votato no: sono Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea. Con questa risoluzione, l’ONU chiede alla Federazione russa il ritiro immediato delle truppe, senza condizioni, dall’Ucraina. La politica italiana esulta, Di Maio parla di “condanna senza appello della guerra scatenata dal governo russo” e si dice “fiero che l’Italia abbia promosso il voto in Assemblea Generale“.
In historic “Uniting for Peace” session, #UNGA adopts resolution demanding that the Russian Federation immediately cease its use of force against Ukraine and withdraw its military forces. https://t.co/xWc4QO8ruV pic.twitter.com/NZ5xG7Cfu2
— United Nations (@UN) March 2, 2022
Che cosa è una risoluzione dell’ONU e cosa significa per la Russia
La risoluzione delle Nazioni Unite è di fatto l’atto giuridico più importante a disposizione dell’Organizzazione. Si distinguono in due tipi: quelle deliberate dal Consiglio di Sicurezza – di cui fanno parte come membri permanenti Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina e Russia – e quelle dell’Assemblea Generale. In questo secondo caso, di norma, si tratta normalmente di risoluzioni non vincolanti. Tuttavia, quella di oggi era una speciale sessione denominata “Uniting for peace”: è prevista in caso di inerzia del Consiglio di Sicurezza (la cui possibilità di veto di un membro permanente, come la Russia appunto, può bloccare decisioni urgenti) e prevede che l’Assemblea Generale dell’ONU possa prenderne le veci e diventare di fatto un organo esecutivo. In questo modo, l’Assemblea può anche imporre sanzioni o decretare l’utilizzo della forza contro uno Stato invasore in uno scenario di guerra. 141 Paesi del mondo, quindi, si sono detti pronti a intervenire contro la Russia se non verranno immediatamente ritirate le truppe.
L’ONU condanna la Russia: la reazione del Presidente Zelensky
Dopo la votazione, sono arrivate da Twitter le prime parole di Zelensky, Presidente ucraino impegnato in queste ore a resistere all’invasione russa e denunciarne l’aggressione. Ha scritto: “Lodo l’approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite con una maggioranza senza precedenti della risoluzione che chiede con forza alla Russia di fermare immediatamente il suo infido attacco all’Ucraina“. E ancora: “Sono grato a tutti e a tutti i Paesi che hanno votato a favore. Avete scelto il lato giusto della storia“. Conclude poi: “I risultati distruttivi del voto all’Onu per l’aggressore dimostrano in modo convincente che una coalizione globale anti-Putin si è formata e sta funzionando. Il mondo è con noi. La verità è dalla nostra parte. La vittoria sarà nostra“.
1/2 I praise the approval by the #UN GA with an unprecedented majority of votes of the resolution with a strong demand to Russia to immediately stop the treacherous attack on ??. I’m grateful to everyone & every state that voted in favor. You have chosen the right side of history pic.twitter.com/1sb0qjxXKs
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 2, 2022