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Incinta al nono mese fugge dalla guerra in Ucraina e partorisce in Italia: la piccola Nikole nasce a Rho

Pubblicato: 03/03/2022 11:57

Nelle trame dell’orrore delle bombe e della guerra, ci sono anche storie di speranza come quella della piccola Nikole, venuta al mondo dopo che la madre, insieme alla figlia di 8 anni, è riuscita a scappare dall’Ucraina infiammata dall’invasione russa. La bimba è nata in Italia, a Rho, e sta bene. La sua storia è un raggio di luce che attraversa le tenebre di una barbarie che sta devastando la vita di migliaia di bambini.

Incinta fugge dalla guerra in Ucraina e partorisce a Rho: la storia di una madre e della sua piccola Nikole

La mamma di Nikole ha 31 anni ed è originaria di Ternopil, in Ucraina, dove oggi si combatte una guerra che nessuno, nel 2022, avrebbe mai immaginato. La giovane donna è fuggita dal suo Paese con l’altra bimba di 8 anni, mentre il marito, papà delle piccole, è rimasto al fronte per partecipare alla resistenza di Kiev contro l’invasione ordinata da Putin.

Fino al 24 febbraio, giorno in cui è iniziato il conflitto con la Russia, la loro era una vita normale come tante, spezzata dal tuono sinistro dei bombardamenti e della paura. La 31enne è scappata guidando da sola, per ore, fino a raggiungere l’Italia. Una volta superato il viaggio, ha partorito all’ospedale di Rho ed entrambe stanno bene.

Tre chili, così pochi eppure tantissimi sulla bilancia che spinge per la vita e la speranza, un dolcissimo momento di gioia nel capitolo più duro che, da est, viene consegnato a nuove pagine intrise di storia e di violenza. Dall’incubo della guerra Nikole, la sua mamma e la sorellina maggiore sono riuscite a salvarsi in tempo, simbolo di un futuro migliore.

La piccola Nikole e la mamma nella prima foto al sicuro, dopo l’incubo della guerra

La 31enne, come raccontato dal governatore Attilio Fontana che le ha dato il benvenuto in Lombardia, ha viaggiato per 3 giorni per superare il confine con la Polonia, per poi riuscire a guadagnare un luogo sicuro proprio nella regione del nord Italia in cui, da tempo, si trova sua madre.

Il 28 febbraio scorso, la donna è stata ricoverata in travaglio a Rho e, poco dopo la mezzanotte, è arrivata la sua bambina. Il papà, chiamato a combattere per la loro libertà, le ha viste in videochiamata. Un cordone d’amore che resta vivo nonostante le fiamme e il terrore intorno.

All’ospedale di Rho è nata la prima bimba rifugiata ucraina in Italia. La mamma ha fatto il viaggio al nono mese di gravidanza, dalla sua città alla Lombardia, dove già vive la nonna. Le ho mandato dei fiori da parte di tutti i lombardi“, ha scritto il presidente della Regione, Attilio Fontana, sintetizzando l’emozione di tutti con un post che mostra la prima foto di mamma e piccina al sicuro dopo aver attraversato l’inferno.