Miguel Bosé, artista di fama mondiale e figlio d’arte, ha deciso di raccontarsi apertamente in un libro. Infatti, l’8 marzo, uscirà nelle librerie italiane un volume autobiografico del famoso artista. Il titolo del libro è “Il figlio di capitan Tuono“.
Il cantante ha già presentato il volume in Spagna e, in alcuni passaggi hanno destato molto stupore, in particolare, per quanto riguarda il rapporto con i suoi famosi genitori.
Miguel Bosé ha raccontato, nel suo libro, la sua infanzia e il rapporto coi genitori Luis Miguel Dominguín e Lucia Bosé, come riportato da Il Fatto Quotidiano.
L’infanzia di Miguel Bosé e la formazione messa al punto dal padre
Miguel Bosé è nato dalla relazione tra la bellissima Miss Italia Lucia Bosé e il famosissimo torero Luis Miguel Dominguín. Nel suo libro, che verrà pubblicato in Italia a breve, il cantante racconta la sua infanzia con i due artisti e la rigida formazione voluta per lui dal padre.
Miguel Bosé ha utilizzato delle parole molto forti nei confronti dei genitori: “Due mostri… Reso l’infanzia un inferno”. Il padre, in particolare, aveva delle importanti aspettative nei confronti del figlio: “Diventa fr***o… Per essere alla sua altezza avrei dovuto imparare a sparare col fucile, a fare l’amore e a fumare prima di 13 anni”.
Un particolare rito di crescita, organizzato per lui in Mozambico dal padre, è stato incluso nel racconto autobiografico: “Mi hanno cucito vivo dentro la carcassa di un cervo. L’hanno svuotato dalle viscere, poi mi hanno lasciato là dentro… Per aumentare la scarsa carica di testosterone… Sono svenuto: per la claustrofobia, per la mancanza d’aria, per la brutalità del gesto”. Il famoso torero organizzò anche un incontro con una ragazza: “Dopo avermela offerta se la prese lui, mentre io ascoltavo terrorizzato le urla di lei rannicchiato intorno al fuoco da campo“.
Miguel Bosé e il rapporto con Pablo Picasso
Miguel Bosé ha raccontato in un libro la sua infanzia. L’artista si è concentrato, soprattutto, sul difficile rapporto con il padre.
Ma, il cantante ha descritto anche l’amore dei genitori: “Mio padre e mia madre si sono amati di una passione brutale in una Spagna popolata di personaggi che hanno fatto e disfatto il ventesimo secolo. Il mio libro non è un regolamento di conti contro di loro, ma un esercizio di comprensione. L’ho scritto in modo romanzato, direi cinematografico”.
Un aneddoto riguarda anche Pablo Picasso, che gli regalò: “Il primo vestito da ballo… Alla recita di fine anno mi feci la pipì sotto, perché ero vestito da nuvola e mi vergognavo. Picasso venne da me e mi disse: sei il più bravo di tutti, sei l’unica nuvola che ha fatto piovere”.