RETTIFICA ORE 15:01
In un primo momento questo articolo presentava la frase “un professore di filosofia di un liceo di Genova-Pegli”. In seguito a richiesta di rettifica del liceo Classico e Linguistico G.Mazzini, è stato rimosso il riferimento alla località “Pegli” in quanto erroneamente inserito, poiché il liceo interessato è in località Genova. Si specifica quindi che nessun docente del Liceo Mazzini è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza aggravata nei confronti di due studentesse. Ma come riporta Ansa in data 4 marzo, il professore indagato è residente a Pegli.
Un professore di filosofia di un liceo in località Genova è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di due studentesse dell’istituto in cui insegna.
I fatti sarebbero avvenuti tra il 2018 ed il 2021: l’accusato, un professore 53enne di filosofia, secondo le denunce e le successive indagini avrebbe fornito alcol e droga alle due studentesse, per poi costringerle ad atti sessuali forzati. Il gip del tribunale di Genova avrebbe deciso di porre un provvedimento di custodia cautelare in forma di arresti domiciliari per l’uomo. Le indagini sono state coordinate dal Pm Gabriella Dotto che, in primis, ha raccolto le denunce dei genitori delle due studentesse. I reati a carico dell’uomo sono cessione di droga, adescamento di minori e violenza sessuale aggravata.
Prof di Castrolibero, il caso: la dirigente scolastica avrebbe insabbiato le molestie
Non è purtroppo il primo caso del 2022 di professori accusati di gravi crimini sessuali all’interno di un contesto scolastico. Ad inizio anno era esploso il caso del liceo Valentini-Majorana a Castrolibero, dove 12 studentesse avevano denunciato il fatto di essere state molestate da un professore di matematica e fisica e, oltretutto, di non aver ricevuto l’aiuto della dirigente scolastica quando avevano raccontato gli episodi di abusi. A Repubblica, una studentessa aveva raccontato: “La preside non ha creduto alle parole di una ragazza che è andata da lei per dirle di essere stata abusata. Rideva in faccia alle studentesse che si rivolgevano a lei per chiederle aiuto, oppure rispondeva loro ‘ve la siete cercata”.
Lettera di scuse da parte dei docenti: “Non avevamo capito che c’era un disagio”
Il professore risulta indagato e la dirigente scolastica potrebbe essere rimossa dall’incarico. A supporto delle studentesse si sono presentati anche i genitori, le associazioni studentesche e molti docenti della scuola, che hanno voluto porgere le loro scuse agli studenti per non aver compreso il disagio che era presente nel contesto scolastico.
A Storie Italiane ha parlato uno dei docenti della scuola, raccontando quali intenti avevano portato alla stesura della lettera di scuse indirizzata agli studenti: “Quel manifesto aveva un senso profondo. Abbiamo chiesto scusa perché non avevamo capito che c’era un disagio. Ci hanno posto una grande lezione, quella di non sottovalutare certi comportanti, lo dico anche da uomo“.