Il centrodestra ha presentato un emendamento per bloccare la riforma del catasto, una misura a cui i partiti dello schieramento si sono detti contrari. Ora, l’emendamento è stato bocciato per appena un voto: quali sono state le reazioni della politica.
Riforma del catasto, bocciato l’emendamento del centrodestra
Il fronte del centrodestra aveva presentato in Commissione Finanza della Camera un emendamento soppressivo della riforma del catasto, fortemente voluta dal Governo e appoggiata invece dal centrosinistra. L’emendamento è stato bocciato, provocando una spaccatura all’interno della maggioranza: i voti favorevoli sono stati 23, mentre quelli contrari 22. Decisivo è stato il voto di Alessandro Colucci, deputato di Noi con l’Italia. Da parte del leader della Lega Matteo Salvini è arrivata la richiesta di un appuntamento con il premier Draghi, così da poter discutere della contestata riforma sul catasto. Per il centrodestra, infatti, questa riforma costituirebbe un segnale per un futuro aumento delle tasse, definendola come una “patrimoniale nascosta“. Sulla stessa linea si è espressa anche Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha accusato il Governo di essere trainato dal PD e di voler colpire gli italiani dopo anni di pandemia e durante la crisi in Ucraina.
La replica del centrosinistra sull’opposizione alla riforma del catasto
Dal PD non si è fatta attendere la replica di Enrico Letta, che ha espresso il proprio disappunto su Twitter per il tentativo del centrodestra “di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto”. Sul fronte del MoVimento5Stelle arriva la precisazione che la riforma del catasto non avrà alcun effetto fiscale sull’imposizione patrimoniale e sull’aumento della tassazione, definendo “ridicola” la narrazione del centrodestra. La decisione di Forza Italia di appoggiare l’opposizione della Lega è stata commentata anche dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, il quale ha ricordato come Forza Italia avesse contribuito all’approvazione del provvedimento nel Consiglio dei Ministri, a ottobre. Per questo motivo ha reputato “incomprensibile” il voto di Forza Italia al fianco della Lega.