Svolta nelle indagini sull’omicidio di Tonino Porcu, anziano ucciso nella sua abitazione di Ghilarza (Oristano) nella notte tra il 21 e 22 febbraio. Secondo le ultime notizie emerse, dopo giorni di attività investigativa gli inquirenti avrebbero chiuso il cerchio: due le persone finite in manette nelle scorse ore.
Anziano ucciso a Ghilarza: due arresti per l’omicidio di Tonino Porcu
Il fuoco delle indagini si sarebbe concentrato intorno al profilo di due giovani, fratelli di 31 e 27 anni, ritenuti presunti autori dell’omicidio del 78enne Tornino Porcu. La vittima sarebbe stata aggredita con un violento pestaggio all’interno della sua casa nel Comune di Ghilarza, nell’Oristanese, e in manette, secondo quanto riporta Ansa, sarebbero finiti Rubens e Brian Carta.
L’anziano sarebbe stato ucciso nella notte tra il 21 e 22 febbraio scorsi e, stando alla ricostruzione finora effettuata, sarebbe stato massacrato nel contesto di una rapina finita nel sangue. Poche ore fa, a 3 settimane dal delitto, i Carabinieri avrebbero fermato i presunti assassini dell’uomo. A carico dei due indagati l’accusa di omicidio volontario. Il più grande dei due fratelli finiti in carcere, Rubens Carta, avrebbe ammesso le proprie responsabilità.
Omicidio Tonino Porcu a Ghilarza: la ricostruzione del delitto secondo le indagini
Il cadavere di Tonino Porcu sarebbe stato scoperto da una donna che lo aiutava con le pulizie domestiche e dal nipote della vittima, allarmati per l’assenza di risposte ai vari tentativi di contatto. L’uomo sarebbe stato trovato sul suo letto ormai senza vita, sul corpo evidenti segni di un’azione violenta. A inchiodare il profilo dei due giovani al perimetro di presunta responsabilità nel brutale omicidio, secondo quanto trapelato, alcune tracce repertate all’interno dell’abitazione teatro del delitto.
Secondo la ricostruzione, riporta TgCom24, i due fratelli si sarebbero introdotti nell’abitazione dell’anziano, che viveva da solo, per mettere a segno una rapina e lo avrebbero trovato in casa. A quel punto sarebbe scattata l’aggressione con feroci colpi al volto. Avrebbero prelevato dalla casa una somma di 2mila euro prima di darsi alla fuga.
Il provvedimento di fermo a carico degli indagati – riferisce la testata locale LinkOristano – sarebbe scattato ieri all’esito degli elementi raccolti in sede di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marco De Crescenzo e condotte dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano e della Compagnia di Ghilarza.