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Quali sono i prodotti più attenti alla sostenibilità delle foreste da cui provengono le loro materie prime

Pubblicato: 15/03/2022 07:46

Continua a crescere in Italia la sensibilità verso la gestione “green” dei boschi e delle relative filiere: lo confermano i numeri di FSC Italia, l’organizzazione no profit che si occupa a livello globale delle attività forestali sostenibili. In particolare, sono i comparti del packaging, dell’arredo e della moda quelli che risultano essere più attenti alla sostenibilità delle foreste da cui provengono le loro materie prime.

I dati mostrano come le filiere produttive siano sempre più attente ai boschi e a certificare i propri prodotti con la certificazione di Catena di custodia, cioè quella dedicata alle imprese che trasformano o commercializzano i prodotti forestali. Garantisce la rintracciabilità dei materiali a assicura che la loro provenienza sia da foreste certificate FSC: è indispensabile per poter applicare le etichette FSC sui prodotti e comunicare quindi anche al consumatore la propria sensibilità verso i temi ambientali.

Pack, arredo e tessile sono i settori più attenti

Non bisogna pensare che siano solo legno e carta a essere interessati da questo processo. La certificazione riguarda ormai milioni di prodotti in tutto il mondo. Ad esempio, è presente sugli imballaggi di carta e cartone ma anche su scarpe realizzate con gomma naturale. Su indumenti creati a partire da tessuti di viscosa, su tappi in sughero e molto altro ancora.

Tra o settori merceologici in cui le certificazioni FSC sono aumentate maggiormente nel 2021 troviamo, al primo posto, quello del packaging: 1.210 certificazioni totali, +17% rispetto al 2020 e 176 nuove certificazioni. Segue il comparto dell’arredamento per interni ed esterni, che vanta 608 certificazioni totali, +14% in un anno. A questo settore bisogna riconoscere anche il “record” di 99 nuove certificazioni nel 2021. Chiude il podio il comparto del tessile con 130 certificazioni totali, +39,7%. E un incremento di 37 unità rispetto al 2020.

Il settore dell’arredo, in particolare conferma di essere attento alla provenienza di legno e materie prime, come dimostra il successo del FSC Furniture Awards 2021, un concorso europeo che premia le aziende più virtuose, Nel 2021, su 11 premi assegnati, sono tate ben 5 le aziende italiane vincitrici. Tra gli amici delle foreste ci sono anche i grandi nomi dell’arredo made in Italy. Ad esempio, sono recenti le certificazioni di due importanti realtà come Boffi e Scavolini.

Italia e foreste: ora c’è una strategia nazionale

Le foreste sono una risorsa importante per l’Italia: oggi occupano ben 11,4 milioni di ettari, quasi il 40% della superficie nazionale. Di questi, 9,6 milioni sono foreste, 1,8 milioni altre aree boschive (dati Inventario Nazionale delle Foreste). Sono 75.213,99 gli ettari attualmente certificati secondo gli standard FSC nel nostro Paese. Nel 2021 l’aumento, rispetto all’anno precedente, sfiora il 10%. Si tratta della percentuale più alta degli ultimi tre anni.

Ed è in questo contesto che lo scorso 9 febbraio è stata pubblicata la Strategia Forestale Nazionale (SFN). Si tratta di un importante passo in avanti verso la costruzione di politiche forestali nazionali in linea con la Strategia europea per la biodiversità 2030 e con la Strategia nazionale per la bioeconomia nel sistema foresta-legno.

Il documento è stato promosso e sottoscritto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) in collaborazione con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni. Si tratta della conclusione di un percorso iniziato nel 2017 con l’istituzione della Direzione Foreste presso il Mipaaf e proseguito nel 2018 con il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali.

Anche la Strategia sottolinea la continua crescita di domanda per la certificazione. Al momento però questa si scontra con l’estensione reale delle aree forestali certificate nel nostro Paese, ancora esigua, pari a circa 1/11 dell’area boscata totale. E con un mercato che molto spesso dipende per le proprie forniture di materia prima dalla capacità di altri Paesi.

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2022 18:17