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Zelensky sulla guerra in Ucraina: “Nessuno sa se la terza guerra mondiale è già iniziata”

Pubblicato: 17/03/2022 08:32

Ultime ore ancora più dure e difficili per la crisi ucraina. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito Vladimir Putin un “criminale di guerra”, scatenando le proteste del Cremlino. Sempre ieri sera, la Russia ha subito anche la condanna della Corte di Giustizia dell’Aja, chiamata a dire la sua da Kiev sul genocidio che sarebbe stato compiuto nel Donabass. La Corte dell’Aja ha chiesto anche l’immediato ritiro delle truppe russe dall’Ucraina. Intanto Zelensky ha parlato apertamente della possibilità di una terza guerra mondiale.

Zelensky: la terza guerra mondiale potrebbe essere già iniziata

La Russia ha già superato “tutte le linee rosse“, spiega il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Nbc. “I negoziati” che “sono ancora in corso“, sono “abbastanza difficili”, chiarisce ancora. Poi, quando gli viene chiesto se la Russia potrebbe aver dato il via alla terza guerra mondiale, risponde: “Nessuno sa se la terza guerra mondiale è già iniziata. E quali sono le probabilità che ci sia questa guerra se l’Ucraina cade, se ciò accadrà? È molto difficile da dire“.

Zelensky ha ribadito comunque che “qualsiasi guerra potrebbe essere conclusa al tavolo dei negoziati”. “Se lanciano deliberatamente questi missili contro asili, scuole o università questo significa superare ogni linea. Cos’altro dovremmo aspettare? Lasciare che i russi uccidano 200, 300 o 400 bambini?“. E ancora: “Le forze russe possono occupare il territorio, ma non possono prendere la dignità e l’amore dell’Ucraina per il suo Paese. Anche quegli insediamenti che sono stati ridotti in macerie dall’artiglieria russa, anche quegli insediamenti non sono stati conquistati dai russi“, riporta AdnKronos.

Mariupol, bombardato il Teatro: le ultime informazioni

Nelle ultime ore della giornata di ieri la terribile notizia del bombardamento che ha colpito il Teatro di Mariupol. Secondo quanto dichiarato dal Consiglio comunale di Mariupol, le forze russe avrebbero “intenzionalmente e cinicamente” colpito il teatro con una bomba sganciata da un caccia russo. All’interno si erano rifugiate più di 1.000 persone ha spiegato il sindaco Vadim Boichenko, che denuncia “un’altra tragedia“. Secondo quanto riporta Human Rights Watchcentinaia di civili” avevano trovato riparo nel teatro. La Russia ha negato ogni responsabilità dando la responsabilità del bombardamento al battaglione Azov, composto da ultranazionalisti ucraini.