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Donne ucraine stuprate e uccise, l’orrore della guerra: la testimonianza atroce del sindaco di Brovary

Pubblicato: 20/03/2022 16:03

Tra i drammi della guerra in Ucraina si aggiunge ora la certezza degli stupri. Emergono, infatti, le prime testimonianze relative a donne ucraine stuprate e uccise: all’atrocità della violenza si aggiunge quella dell’omicidio, se si considera che in larga parte dei casi le donne, dopo essere violentate, pare che siano state uccise.

Sindaco di Brovary, la testimonianza: “Alcuni comandanti russi aizzano i loro soldati”

A riportare la testimonianza degli stupri in queste ore è il sindaco di Brovary, cittadina ucraina da 140mila abitanti pronta all’evacuazione. In un video il sindaco Ihor Saposhko racconta che sarebbero centinaia le donne sottoposte a violenze da parte dei soldati russi, i cui stupri vengono avvallati e promossi dai loro superiori: “Dai racconti dei testimoni risulta che alcuni comandanti russi aizzano i loro soldati ad aggredire le mogli e le figlie dei nostri militari o dei volontari civili combattenti che trovano nelle case”, racconta l’uomo in un video pubblicato su il Corriere della Sera. Non sarebbero mancate in alcuni casi le punizioni agli stupratori, ma il quadro rimane drammatico e ripropone l’immagine, purtroppo nota, dello stupro usato in guerra come arma: “Ci hanno detto da più fonti che almeno in una circostanza hanno violato le nostre soldate catturate durante la battaglia all’aeroporto di Hostomel, nei primi giorni della guerra (…) ma le vittime non possono testimoniarlo, dopo la violenza le hanno uccise, forse impiccate o tagliate a pezzi per nascondere le prove“.

Maryna stuprata, il marito ucciso: l’orrore di Nova Bohdanivka

Il sindaco ha anche raccontato del terribile episodio del suo amico, l’ex segretario della municipalità Oleskiy Zdorovts, che sarebbe stato ucciso nella sua casa a Nova Bohdanivka, mentre la moglie Maryna sarebbe stata stuprata dai soldati russi. La donna sarebbe poi stata soccorsa dai vicini, ancora sotto choc: sarebbe noto anche il nome dell’aggressore principale, l’ufficiale Michail Romanov, rimasto in seguito ucciso nel corso di una guerriglia contro i soldati ucraini.

Anche la vicepremier Olha Stefanishyna ha parlato di casi di donne stuprate e uccise dalle forze militari russe in un’intervista a Sky News. La vicepremier ha garantito che i crimini non rimarranno impuniti: “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a rispondere (…) donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.